C’erano una volta le vacanze

di Antonio Di Pietro

Sei italiani su dieci non possono permettersi le vacanze. Lo dice l'ultimo rapporto del Censis. Circa il 58% dei cittadini ha deciso di rinunciare alla villeggiatura o è stato costretto a farlo.
La disoccupazione dilagante e gli ammortizzatori sociali che tengono a galla migliaia di italiani hanno prodotto nuovi effetti sull'economia reale. A pagarne il prezzo più alto, questa volta, è l'industria Turismo.
Le previsioni del Governo erano del tutto errate. E c'era da attenderselo: dopo 12 mesi difficili, fra fabbriche chiuse e imprenditori scappati all'estero, aspettarsi una stagione estiva rosea sotto il profilo delle presenze era da ingenui.
Il Ministro Brambilla, ultimamente impegnata fra vacanze francesi e nel trovare il modo per abolire il Palio di Siena, qualche mese fa aveva illuso gli italiani. «Ne partiranno 5 milioni in più rispetto allo scorso anno» aveva annunciato soddisfatta.
Ora Federconsumatori le chiede spiegazioni e per la prima volta nella storia gli esercenti degli stabilimenti balneari scioperano.
La promozione all'estero svolta dal Governo, tanto acclamata dalla Brambilla, non pare aver dato grossi risultati.
La caduta libera del settore turistico è solo lo specchio di un Paese economicamente in ginocchio. “Magic Italy”, lo spot con la voce di Berlusconi promosso dal ministero della Brambilla, invitava gli italiani a conoscere meglio «la tua magica Italia». Uno spot beffardo e controproducente. Beffardo perché è proprio il Presidente del Consiglio, improvvisato keynesiano, a non conoscere il Paese, a non avvertirne i malesseri, probabilmente accecato dai conti economici delle sue aziende tutelate dallo Stato. Controproducente perché, come dicevo un mese fa, proveniente dal soggetto meno indicato a promuovere l'immagine del Paese.
La Brambilla si è dimostrata un ministro ad personam.

Postato da Antonio Di Pietro

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