Bersani peggio di Di Pietro, istiga all’eversione

Finalmente il timido Bersani si è tolto la maschera, e grida “alle armi”. Si Bersani, l'inutile idiota segretario del PD, in caduta libera nei consensi, si è dichiarato, e lo ha fatto per racimolare qualche sostenitore tra quelli fuori di testa come Tartaglia, e gli sfigati della sinistra emarginata, violenta ed eversiva.
Ha capito che ormai il suo scomodo alleato, l'estremista di sinistra, sostenitore della pedofilia e del terzo sesso, Nichi Vendola, gli sta portando via consensi, e allora scende in campo con fare rivoluzionario agitando l'istigazione alle armi.
Bersani come il suo pari idiota, Di Pietro, incita alla violenza e all'eversione, e poi fa discorsi di non violenza in altri consessi, tanto per acchiappare di qua e di la. Vuole diventare il moderno “Che Guevara”. L'obiettivo è liberarsi di Berlusconi, ma non come si fa in una democrazia che si invita i propri elettori a mobilitarsi democraticamente per vincere le elezioni, e fare proposte concrete, mettere in atto strategie politiche convincenti per il bene del proprio paese. No. Bersani grida: “Liberiamoci di Berlusconi”.
Una minoranza, la sua, minorata che non ha capito che oltre il 60% degli italiani è con Silvio Berlusconi, e che è pronta a difendere il simbolo della libertà anche con le armi, se necessario.
Non si può sovvertire il voto popolare, l'Italia non è la Cecoslovacchia del 1948, quando quattro delinquenti comunisti misero fine alla repubblica, instaurando la dittatura comunista e poi sappiamo come è finita. Solo tragedie, miseria e morte e ora liberi, ma un paese diviso in due.
L'Italia è un paese che nella sua maggioranza popolare ripudia il comunismo e ogni altra forma di violenza. Perchè il comunismo è violenza. Nessuno riesce a contrastare Silvio Berlusconi sul campo della politica, della gestione dell'azienda Italia, della simpatia e del consenso che ha nel Paese, e allora i nemici, gli invidiosi di tali capacità, usano le rmi più infami come: il complotto, la stampa spazzatura del gruppo “La Repubblica” e di “Il fatto”, e La7, Magistrati e falsi pentiti di mafia sul libro paga, e la pratica eversiva agitando il braccio armato della sinistra, come le “Nuove BR” e similari.
E gli ex Margherita che fanno? Stanno ancora con questa gentaglia?
Di Pietro parla di Comitato di Liberazione Nazionale? Si è vero, ma dovrebbero organizzarlo i sostenitori di Silvio Berlusconi, per liberarsi di questi pericolosi delinquenti che hanno portato e portano in parlamento i vari D'Elia ex brigatista, e amici e forse soci dei feroci boss mafiosi bulgari, e sono sostenuti e votati dalla mafia italiana perchè favorevoli all'abolizione del carcere duro.
Il pericolo in Italia sono loro, e allora dico: Liberiamoci dei Comunisti e di Di Pietro. Ma con il voto democratico, perchè noi sappiamo parlare solo di democrazia, ma se è necessario per difenderla siamo pronti a prendere “le armi”. Berlusconi non si tocca.

Gennaro Ruggiero www.gennaroruggiero.com

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