“Il provvedimento non piace a Berlusconi? Perché non lo ritira?”

L’intervento di Laura Garavini (PD) sul ddl intercettazioni

“Abbiamo a che fare con una legge che lede il diritto dei cittadini a essere informati e vuole colpire ancora una volta i magistrati, minando alla radice uno dei principali strumenti di indagine. È un provvedimento pensato per favorire l’impunità dei pochi di buono, un vero e proprio regalo alla criminalità, non solo quella organizzata”. Parole dure da parte dell’on. Laura Garavini durante il suo intervento all’aula di Montecitorio. “Il disegno di legge sulle intercettazioni mette a grave rischio la sicurezza dei cittadini”, avverte la capogruppo del PD in Commissione Antimafia. E, rivolgendosi alla maggioranza, chiede: “Quanto costerà al nostro Paese, economicamente parlando ed in termini di sicurezza, lasciare impuniti migliaia di criminali, non più arrestati, perché non intercettati?”

“Nonostante i miglioramenti ottenuti grazie alla tenace battaglia dell’opposizione”, afferma la Garavini, “questo provvedimento rimane inaccettabile per il PD e per chiunque abbia a cuore la difesa della legalità. Il testo tornato alla Camera, infatti, prevede regole farraginose per il ricorso alle intercettazioni”.

“Berlusconi dice che non gli piace questo provvedimento? A noi del PD piace ancora meno”, ribadisce la Garavini e conclude “Il Presidente del Consiglio ritiri questa legge”.

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