Brest: la situazione dopo le batterie

BREST, 22 luglio 2010 – A Brest (Bielorussia) la FISA ha deciso di sospendere le batterie dopo un violento temporale abbattutosi sul fiume Mukhavets nel corso della terza batteria del doppio pesi leggeri. Poi, intorno alle 17.45 (18.45 ora bielorussa) l’accoglimento della proposta dei team manager di completare almeno le batterie del doppio pesi leggeri. Alle 18.30 in acqua i pesi leggeri Tommaso Sacchini e Davide Babboni che chiudono soltanto quinti decidendo così di rinviare il discorso qualificazione a domani.

Niente gare oggi per il quattro senza leggero (Amarante, De Maria, Motta, Regalbuto), per il quattro di coppia femminile (Ferrarini, Bertolasi, Palma, Calabrese), per il quattro di coppia (Miccoli, Perino, Cardaioli, Vicari) e l’otto (Ferrarese, Martini, Addabbo, Infimo, Parlato, De Cristofaro, Peretti, Micheletti, tim. Vitucci). Domani, a partire dalle ore 7 (8 ora bielorussa), si completerà il quadro delle batterie. Si riprende con il quattro di coppia femminile (Italia nella prima batteria alle 7), si prosegue con il quattro di coppia maschile (Italia nella terza batteria alle 7.20), l’otto (prima batteria alle 7.25) e il quattro senza pesi leggeri (seconda batteria ore 7.45). A seguire ci saranno i recuperi a partire dalle 7.55.

Per il momento, la situazione delle sedici barche azzurre è la seguente: in finale quattro con e quattro di coppia leggero femminile, in semifinale quattro di coppia leggero, quattro senza e due senza leggero, ai recuperi singolo, singolo leggero, doppio, doppio leggero, doppio femminile, due senza e quattro senza femminile.

Nella foto (D.Seyb ©): il quattro senza azzurro

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IL RESOCONTO DELLA 2^ SESSIONE DELLE BATTERIE

Doppio Pesi Leggeri Maschile (il primo in semifinale, gli altri ai recuperi)
Super partenza degli azzurri che dopo i primi 500 metri sono davanti alla Spagna (1''48), vantaggio che si riduce leggermente (91 centesimi) a metà gara. Poi Davide Babboni e Tommaso Sacchini decidono che di terminare la loro gara, complice un bell'allungo degli spagnoli che vanno in testa. Non oppongono resistenza, la gara diventa un allenamento per il recupero del giorno dopo.
(b4)
1) ESP (Daniel Sigurjoersson Benet, Arnau Bertran Sastre) 6’33”19 2) CZE (Petr Cabla, Adam Kapa) 6’41”57 3) BEL (Vincent Perot, Gilles Poysat) 6’45”27 4) UKR (Vitaliy Ushkanov, Maksim Myek) 6’48”25 5) ITA (Tommaso Sacchini, Davide Babboni) 6’55”63.
(b1)
1) GER (Clemens Huebler, Matthias Arnold) 6’35”20, 2) BLR (Dzmitry Miahkov, Siarhei Bohush) 6’39”09, 3) AZE (Javid Afandiyev, Igor Khmara) 6’40”20, 4) AUS (Edward De Carvalho, Adam Kachyckyj) 6’44”56, 5) LTU (Vytautas Sadauskas, Arturas Truksinas) 6’45”31, 6) CRO (Nickol Udovicic, Vedran Radonic) 6’48”08.
(b2)
1) GRE (Panagiotis Magdanis, Eleftherios Konsolas) 6’38”41, 2) DEN (Peter Noerlem, Andreas Ramboel) 6’39”43, 3) RUS (Artur Pavlov, Oleg Yamkovskiy) 6’45”37, 4) ROU (Florin Poienariu, Teodor-Alexandru Oros) 6’54”51, 5) USA (Nicholas Trojan, Alexander Burjakowsky) 6’59”16, 6) MDA (Mihail Popov, Alexandr Tufaniuk) 7’06”83.
(b3)
1) GBR (Benjamin Rowe, Kieren Emery) 6’40”25, 2) BUL (Lyubomir Gospodinov, Vassil Vitanov) 6’43”25, 3) SWE (Oskar Russberg, Dennis Bernhardsson) 6’46”70, 4) HUN (Zoltan Reuesz, Zoltan Bartha) 7’00”97, 5) POR (Joao Oliveira Da Silva, Jorge Correia Carvalho) 7’01”31.

Quattro senza Maschile (i primi 3 in semifinale, gli altri ai recuperi)
Gran Bretagna e Italia (Mario Paonessa, Francesco Fossi, Vincenzo Maria Capelli, Andrea Palmisano) subito protagoniste e separate da 47 centesimi dopo i primi 500 metri. Dietro il vuoto, Romania e Slovenia abbondantemente staccate. 84 centesimi ai 1000, solo 4 ai 1500. All'Italia manca ancora il finale di gara ma probabilmente gli ultimi 500 metri al trotto sono una scelta calcolata in proiezione semifinale.
(b1)
1) GBR (Nathaniel Reilly-O'donnell, Matthew Rossiter, George Nash, Constantine Louloudis) 6’11”17, 2) ITA (Mario Paonessa, Francesco Fossi, Vincenzo Capelli, Andrea Palmisano) 6’18”07, 3) ROU (Alexandru Deaconescu, Aurelian Stoica, Stefan Pop, Leon Pop) 6’21”06, 4) SLO (Ales Zupan, David Jurse, Gasper Mocnik, Andraz Borstnar Vasle) 6’22”82, 5) CRO (Tomislav Holi, Stjepan Matic, Josip Maretic, Zvonimir Batinic) 6’36”98.
(b2)
1) GER (Kevin Rakicki, Michael Waschto, Maximilian Hinkel, Michael Schirmer) 6’17”24, 2) USA (Evan Cassidy, Alex Syverson, Nicholas Jordan, Dane Mc Fadden) 6’18”25, 3) LTU (Marius Ralickas, Jonas Karalius, Ernestas Zarskis, Dovydas Balsys) 6’29”54, 4) BLR (Mikalai Sharlap, Artsiom Kiseliou, Mikhail Askerka, Dzianis Shekh) 6’32”81, 5) IRI (Vahid Johari, Farzad Karbalaygholizadeh, Saeid Adeli, Yaser Rahmatipour) 6’53”53.
(b3)
1) CZE (David Szabo, Jakub Koloc, Jan Pilc, Petr Melichar) 6’13”65, 2) ESP (Alexander Sigurbjoensson Benet, Juan Garcia, Manuel Moron Romero, Antonio Guzman) 6’18”41, 3) AUS (William Lockwood, Alexander Fowler, Nicholas Purnell, Dominic Grimm) 6’21”43, 4) ARG (Claudio Salinas, Guillermo Groh, Francisco Esteras, Agustin Diaz) 6’30”65.

Doppio Femminile (il primo in finale, gli altri ai recuperi)
Solo la prima barca classificata accede alla finale. Ci prova l'Estonia, ma è un fuoco di paglia spento immediatamente dalla prepotente avanzata delle statunitensi Rebecca ed Elizabeth Dondald. Federica Menegatti e Giulia Longatti recuperano bene dopo una partenza lenta, scalzano Estonia e Ungheria presentandosi al secondo posto ai 1500 (2''59 dagli Stati Uniti). Sulla carta il valore delle azzurre è inferiori ma loro si giocano sino al fondo la chance di passaggio alla finale. La vittoria va però agli Stati Uniti con 2''30 su Longatti e Menegatti.
(b2)
1) USA (Rebecca Donald, Elizabeth Donald) 7’30”38, 2) ITA (Federica Menegatti, Giulia Longatti) 7’32”68, 3) HUN (Evelyn Toth, Beata Saska) 7’38”25, 4) EST (Koidu Killing, Helen Tinkus) 7’48”40.
(b1)
1) BLR (Katsiaryna Shliupskaya, Tatsiana Kukhta) 7’08”04, 2) GER (Julia Lepke, Lisa Schmidla) 7’09”55, 3) ROU (Andreea Boghian, Irina Dorneanu) 7’21”07, 4) LAT (Liene Stuberovska, Vineta Moca) 7’42”97

Due senza Maschile (i primi tre in semifinale, gli altri ai recuperi)
Sempre quarti i lariani Carlo Stradella e Marius Wurzel, sempre attaccati alla Romania che nel finale approfitta della stanchezza dell'Ucraina (anch'essa qualificata). Il Canada vince senza soffrire. A Stradella e Wurzel manca soprattutto lo sprint negli ultimi 500 metri, necessario per insidiare chi stava davanti a loro. Domani, nei recuperi, serve un altro smalto.
(b1)
1) CAN (Anthony Jacob, Conlin Mccabe) 6’46”21, 2) ROU (Ionut Minea, Marius Luchian) 6’50”71, 3) UKR (Oleg Grigoryev, Andrii Lytvyniuk) 6’53”43, 4) ITA (Carlo Stradella, Marius Wurzel) 6’55”84, 5) USA (Benjamin Johnson, Henry Moore) 7’14”60.
(b2)
1) FRA (Benoit Brunet, Matthieu Moinaux) 6’46”10, 2) SRB (Igor Lucic, Luka Djordjevic Ii) 6’48”72, 3) ARG (Ivan Carino, Remo Lanzoni) 6’53”75, 4) BLR (Yauhen Aliakhnovich, Ihar Pashevich) 6’59”79.
(b3)
1) RSA (John Smith, Lawrence Brittain) 6’41”81, 2) GER (Carl Nicolai Juergens, Alexander Egler) 6’44”76, 3) HUN (Adrian Juhasz, Bela Simon Jr) 6’56”15, 4) BUL (Danail Dimitrov Ii, Kristian Vasilev) 7’07”13.

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