GIACOMO CALIENDO GO HOME!

Ieri il presidente del Consiglio si è lagnato. Ha detto uffa, ma che brutto che è diventato questo provvedimento sulle intercettazioni. Non cambia niente, dice Silvio, gli italiani non saranno più liberi di parlare al telefono. In realtà, forse colpa dell’età che avanza, si è sbagliato e ha fatto confusione. Quando ha detto italiani il premier intendeva non i milioni di cittadini che popolano lo stivale, ma quel bel gruppo rockettaro della cricca e compagnia suonando, che non sarà più libera di telefonare allegramente mentre delinque su e giù per lo stivale. Quello, ahimè, la cricca continuerà a farlo se, come sembra, il ddl intercettazioni rimarrà così com’è. Insomma, non più mortale come la cicuta, ma la norma sulle intercettazioni rimane una bella bevanda avvelenata, che farà comunque la sua discreta quantità di danni, buchi e sfregi, soprattutto alle legalità. Per questo il ddl intercettazioni andrebbe buttato al macero. Sempre ieri, sempre Silvio, si è lagnato di come sia brutta la vita in Italia che, con questa legge, non sarà mai un paese davvero civile come la democraticissima Inghilterra. Ahi, mister President! What a big mistake! Mai paragone con la terra d’Albione fu più azzardato! Nella democraticissima Inghilterra, mister Berlusconi, il viceministro del Tesoro David Laws, si è dimesso per aver utilizzato in maniera impropria un rimborso spese che gli spettava comunque come parlamentare. Sempre nella democraticissima Inghilterra, il ministro dell’Interno Jacqui Smith si è dimessa perché aveva messo in conto a piè di lista ai contribuenti inglesi il noleggio di due film pornografici. Sempre nella democraticissima Inghilterra, quella che il premier prende a paragone incautamente, il ministro per le comunità Hazel Blears si è dimessa per non aver pagato le tasse sulla vendita della sua abitazione, il cui mutuo era stato anch’esso pagato dai contribuenti. E sapete chi ha scoperchiato la pentola del malaffare inglese? Il Daily Telegraph! Nella democraticissima Italia di Berlusconi, invece, non ci si dimette neanche di fronte ad accuse quali associazione camorristica, associazione a delinquere, accuse di corruzione. Roba che al confronto, i reati in terra d’Albione sono peccatucci da educande. In Italia, si rimane in sella al governo, con una faccia di tolla incredibile, o, tutt’al più, si smolla la poltrona solo sotto i colpi impietosi delle mozioni di sfiducia di Italia dei Valori e del resto dell’opposizione che, una volta c’è, l’altra nicchia. A proposito, dopo Scajola, Brancher e Cosentino, ora è il turno di Giacomo Caliendo, il sottosegretario alla Giustizia, pedina fondamentale della nuova loggia P3, secondo gli inquirenti. Italia dei Valori ha presentato la mozione di sfiducia ed oggi sarà il tema centrale del nostro Question Time. Caliendo, come da copione, non smolla la poltrona. Sta lì e continua a seguire il ddl intercettazioni. Mister President, you Know, Terra d’Albione , batte Italia 10 a 0!

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