PROSEGUE LA VISITA DELL’ON. PORTA NELLO STATO BRASILIANO DI SANTA CATARINA

A Criciuma e Nova Veneza il parlamentare italiano ha incontrato i sindaci delle due città e i rappresentanti della nostra collettività: “Gente più disposta a dare che a ricevere !”.

Dopo aver partecipato al decimo raduno annuale della famiglia De Luca, che ha riunito oltre seicento persone giunte dal Brasile e dalla vicina Argentina, il Vice Presidente del Comitato per gli italiani all’estero della Camera dei Deputati ha voluto incontrare i massimi rappresentanti istituzionali della regione e gli esponenti della nostra grande collettività.

Il parlamentare del Partito Democratico, che per l’occasione è stato accompagnato dal nuovo agente consolare italiano Guilherme Bortoluzzi, è stato ricevuto presso i rispettivi palazzi municipali dai sindaci di Criciuma e Nuova Venezia, due città fortemente caratterizzate dalla colonizzazione italiana e attualmente impegnate a mantenere vivo con gemellaggi e interscambi questo rapporto privilegiato con l’Italia ed in particolare con il Veneto, regione d’origine di gran parte degli italiani che qui emigrarono tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento.

In entrambe le città l’On. Porta ha voluto incontrare i rappresentanti delle principali entità italo-brasiliane, con i quali si è intrattenuto a lungo per discutere le principali problematiche relative al rapporto del nostro Paese con le sue comunità che vivono all’estero.

Il deputato ha anche avuto modo di concedere alcune interviste a giornali e radio locali e di visitare la nuova sede della ACIC (Associazione Imprenditoriale di Criciuma); nel corso di questi incontri sono stati approfonditi tutti gli aspetti relativi allo stato attuale ed alle prospettive del rapporto tra l’Italia ed il Brasile, con riferimento non soltanto alle questioni attinenti alla collettività italo-brasiliana ma anche all’area delle relazioni culturali ed economiche.

“Nel corso dei mie incontri – ha dichiarato l’On. Porta a conclusione della visita – ho riscontrato un interesse ed una disponibilità comune ai miei interlocutori: le istituzioni brasiliane e i rappresentanti delle nostre associazioni sono più preoccupate a dare che a ricevere. Forse – aggiunge il deputato eletto in America Meridionale – l’Italia non è ancora consapevole di questo potenziale, e continua a vedere le nostre collettività all’estero come un problema e non come una grande opportunità !”.

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