Design, innovazione tecnologica e competitività  sono stati i temi al centro del Convegno organizzato da Confindustria Lazio

Design, innovazione tecnologica e competitività sono stati i temi al centro del Convegno organizzato da Confindustria Lazio,insieme a Confindustria nazionale ed in collaborazione con ADI – Associazione Design Industriale, nell’ambito del progetto Innovazione x Competitività.
Svoltosi a Roma il 15 luglio, l’evento che ha rappresentato l’occasione per approfondire attraverso dibattiti e testimonianze le tematiche legate al ruolo strategico che il design può avere per lo sviluppo dell'impresa, qualunque sia il settore di appartenenza,ha registrato la partecipazione di qualificati esperti ed imprenditori di settore.

Emilia Gangemi, Vice Presidente di Confindustria Lazio con delega alla Ricerca, Innovazione e Formazione, nel proprio intervento ha messo in risalto come “il design rappresenti oggi uno straordinario fattore competitivo per l’innovazione di imprese e territorio, in grado cioè di mettere in sinergia percorsi creativi e processi produttivi. Infatti, se l'innovazione di prodotto e la creatività forniscono un contributo sostanziale al successo economico di un'azienda, l'immagine del prodotto italiano,influenza positivamente le nostre esportazioni ed il posizionamento sui mercati internazionali”. “Il comparto, con circa 2.000 aziende per un totale di 3.700 addetti, rappresenta nel Lazio un modello di innovazione diffusa,un volano dell’economia regionale nonché uno dei mezzi naturali di crescita ed espressione del sistema produttivo regionale” ha proseguito il Vice Presidente, aggiungendo come la Regione Lazio “ha individuato nel Design uno dei settori di eccellenza del sistema produttivo regionale, sia rispetto al mercato nazionale che internazionale, attivando una serie di incentivi regionali e sgravi fiscali ad hoc quali strumenti per l’attrazione di nuovi investimenti nel comparto” .

Di particolare interesse l’intervento di Nicoletta Amodio, Responsabile Ricerca e Innovazione di Confindustria, che ha posto l’accento sull'innovazione di prodotto quale contributo sostanziale al successo economico di un'azienda.
Nel proprio intervento ha infatti evidenziato come il design “rivesta nel nostro paese il ruolo di promotore, di catalizzatore di alcuni processi d'innovazione da cui il sistema produttivo trae un importante vantaggio competitivo”. “Questo fattore” ha proseguito la Amodio “ costituisce un punto essenziale per definire una strategia di miglioramento economico e sociale basata su un concetto di sviluppo avanzato che abbia il suo punto di forza nella capacità di aggiungere valore al sistema dei prodotti, dei servizi, delle imprese”.
“L'uso della risorsa design per la costruzione di una strategia d'innovazione su scala regionale o nazionale rappresenta, senza dubbio, un'arma importante per immaginare una riconfigurazione e un potenziamento della capacità di offerta delle imprese italiane sui mercati globali” ha concluso.

Luisa Bocchietto, Presidente ADI, Associazione per il Disegno Industriale, ha ribadito come “il design italiano sia universalmente riconosciuto e come gli imprenditori dovrebbero puntare sempre più su questo importante fattore di differenziazione e di successo per aumentare le performance e la competitività delle proprie aziende”.
“Il design, inteso come arte e l’impresa” ha proseguito la Bocchietto “rappresentano ormai un binomio inscindibile ed il design è ormai parte integrante di tutto il processo produttivo di una azienda, ne costituisce l'anima, e contribuisce a crearne l'elemento distintivo e riconoscibile”.

Giovanni Anzani, Presidente Assarredo ha invece enfatizzato le diverse dimensioni del design, come espressione forte dei cambiamenti socio-culturali e degli stili di vita in atto, come fattore strategico di rinnovamento e quale componente significativa dello sviluppo socio-economico, sottolineando come “esso costruisce un insieme pervasivo in cui le ricadute del processo innovativo riguardano anche gli aspetti di miglioramento culturale e sociale-politico delle competenze dell'impresa e del suo ambiente operativo”.

Il Convegno si è concluso con la presentazione di quattro case history da parte della ceramica Flaminia, della Effeebigi, della Luceplan e della Valcucine tesi ad avvalorare come il design rappresenti una leva di innovazione e sviluppo per l'impresa nonché una spinta all'internazionalizzazione;ciò a dimostrazione di come si possa incrementare il successo dell'azienda anche, a volte, partendo da piccole realtà imprenditoriali e prescindendo dal territorio di appartenenza.

Confindustria Lazio

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