di Gianmario Mariniello
Le dimissioni di Nicola Cosentino dal suo incarico di sottosegretario all’economia con delega al CIPE costituiscono una buona notizia per il Pdl e il Paese.
La scelta di Silvio Berlusconi, la sua moral suasion sul parlamentare di Casal di Principe per invitarlo a lasciare la sua poltrona al Governo, va lodata e merita un sincero applauso da tutto il Pdl.
Il Presidente del Consiglio rischiava di essere travolto dalle vicende giudiziarie che riguardavano Cosentino e bene ha fatto ad ascoltare il nostro grido di allarme, condiviso dalla stragrande maggioranza degli italiani e degli elettori del Pdl.
La scelta di Berlusconi è la dimostrazione che Generazione Italia lavora nell’interesse esclusivo del partito e dunque anche del suo Presidente. Non è la prima volta che possiamo dire “abbiamo avuto ragione” e questo ci rende consapevoli dell’importanza che stiamo acquisendo nel panorama politico italiano e anche del nostro ruolo sapiente e legalitario che deve essere sfruttato da tutto il partito. Non ci possono essere zone d’ombra all’interno del primo partito d’Italia, anche per non danneggiare l’azione dell’Esecutivo in un momento non certo facile per il nostro Paese.
Quello che ci dispiace, invece, è stata la dichiarazione di Cosentino subito dopo aver lasciato la sua poltrona al Ministero dell’Economia. Forse l’ex sottosegretario ha un astio personale nei confronti del Presidente Fini e di Italo Bocchino che all’epoca puntarono su Stefano Caldoro come candidato Governatore in Campania. Mai scelta fu più azzeccata.