Intervento On.Antonio Razzi Programma UE. Dichiarazione di voto

Roma 14 luglio 2010
Onorevoli colleghi!

l’Italia dei Valori considera di grande rilevanza l’analisi del programma di lavoro della Commissione e del Consiglio dell’Unione europea. L’attenzione posta dalla Camera va nella direzione di rendere più tempestivo ed efficace il suo lavoro sui temi europei. Altrettanto rilevante è la capacità dimostrata da tutti i gruppi parlamentari di riuscire a lavorare insieme sulle questioni poste dai programmi dell’Unione europea, attraverso un contributo importante di riflessione e la loro traduzione in una sintesi contenutistica su temi e questioni rilevate.

Nel merito della risoluzione, ripetiamo che è di assoluta importanza aver rilevato che la crisi in corso deve essere un’occasione irripetibile per un salto di qualità nel processo di integrazione, ma sottolineando che il rilancio dell’economia non può che passare anche attraverso interventi in materia di lavoro, istruzione, inclusione sociale e l’aumento dei livelli d'investimento pubblico e privato nel settore della ricerca. E ciò partendo dal rispetto degli obiettivi che l’Unione si è già data.

Non si insisterà mai abbastanza, d’altro lato, sul fatto che servono regole più ferree per disciplinare i settori finanziari e governare il sistema bancario, dai quali settori la crisi si è generata. La finanza creativa e le speculazioni hanno fatto il loro tempo e dobbiamo opporci ad esse strenuamente. I mercati e l’economia hanno necessità di regole migliori, super trasparenza, rafforzamento della governance e affermazione di una maggiore etica.

Nell’elaborazione delle osservazioni del Parlamento italiano alla bozza della Strategia di Lisbona 2020, l’Italia dei Valori ha contribuito suggerendo che all’Unione venisse chiesto di puntare su un maggior grado di armonizzazione fiscale, fatto fondamentale per la crescita del mercato comune e per la sua efficienza. Questa richiesta l’abbiamo ribadita e siamo soddisfatti cha abbia trovato accoglimento nella risoluzione sul Programma in discussione presentata dalla XIV commissione.

Il tema della tutela delle lingue nazionali in ambito comunitario –emerso nel corso di dell’esame del programma- rappresenta un punto importante. L’Italia potrebbe essere ispiratrice di una modifica della sensibilità europea su questo tema. La lingua di lavoro delle istituzioni comunitarie è l’inglese, grazie alla sua diffusione all’interno dei confini dell’Unione e fuori. Tuttavia va aumentata la capacità di traduzione degli atti legislativi, dei loro allegati e di ogni altro documento in tutte le altre lingue dell’Unione. Serve una razionalizzazione dei servizi di traduzione e forse un aumento della spesa per tali servizi.

A questo proposito, mi sembra opportuno far rilevare l’importanza che la lingua italiana venga maggiormente diffusa in tutti i paesi dell’Unione. E ciò si potrebbe realizzare facilmente se in tutti gli stati dell’Unione fosse possibile vedere gratuitamente almeno un canale della televisione pubblica italiana. Inoltre non va dimenticato che all’interno dei Paesi dell’Unione europea vivono oltre 2 milioni di cittadini italiani, regolarmente iscritti all’AIRE. Attraverso la televisione italiana si aumenterebbe tra i nostri connazionali la conoscenza delle istituzioni e delle politiche comunitarie, contribuendo così ad uno sviluppo più incisivo della cittadina europea e una maggiore visibilità all’estero del contributo italiano al processo di integrazione comunitario. Il Governo italiano dovrebbe impegnarsi su questo punto, che facilita anche la diffusione nell’Unione della cultura italiana.

Con queste premesse, annuncio il voto favorevole dell’Italia dei Valori sulla risoluzione presentata.

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