Al tempo del terremoto a L'Aquila, il bravo conduttore televisivo Bruno Vespa, addolorato, dedicò diverse trasmissioni alla tragedia immane che aveva colpito la sua città. La sua grande preoccupazione in quel tremendo periodo era che si provvedesse rapidamente a dare un alloggio ai terremotati. Non ci aspettavamo, in seguito, che l'amore e il dolore per la città distrutta, spingesse Vespa ad adoperarsi alla stessa maniera affinché essa fosse restituita al più presto ai suoi cittadini. Però una trasmissione ogni tanto, anche per mostrare ai telespettatori in quali condizioni si trova ancora la povera città abbandonata, avrebbe potuto farla. Viene il sospetto che ben altro sarebbe stato il suo comportamento, se non avesse temuto di dispiacere a qualcuno. Possiamo sperare per le trasmissioni del prossimo autunno? Oppure, sempre, più che 'l dolor potrà 'l timor?
Elisa Merlo