Caro Silvio, ( dopo tate sue lettere ricevute ) credo questa volta sia arrivato anche il mio turno:” Lasci la Politica e Ritorni all’Imprenditoria, Creando Posti di Lavoro” Adesso lo ditto e simm’e’ ‘napule paisa’! Diciamolo semza mezi termini in 16 anni quell’Italia che aveva in mente non si e’ materializzata e sperando che almeno il 10% di tutte le sue affermazioni e peomesse mattutine (smentite poi la sera), Lei lo possa realizzare in due anni e con una manosra da pezzenti, non solo e irrisorio ma folle. La Politca non fa per Lei! Il mio concetto di politica e’ un pochino diverso dal suo ( prima pero’ vogl;io ricordare al mio amico Rosario da Colonia che quello che sto per scrivere e/ tutto frutto della mia mente …malaticcia) La politica non e’ qualcosa a se stante, ma comprende altri poteri forti come la Giustizia, l’Informazione e l’Istruzione e se un politico vuole sopravvire deve adeguarsi e collaborare alla pari, altrimenti perisce. Stia attento! Conunque in uno stato di diritto e democratico se tutti rispettassimo le leggi, potremmo fare a meno anche della politica! Detto cio’ caro Silvio lei in un ventennio ( o su di li’) ha dinostato (legalmente o illegalmente) si essere un eccellente imprenditore, perche’ rovinare il tutto insistendo con la politica. Questo glielo chiedono il 30% dei giovani italiani, I quail se si continua ad ignorare un principio fondamentale ed inviolabile, sancito dalla nostra costituzione, quale e’ il lavoro, diventeranno dei disocuppati a vita. Mi faccia contento, le perdono tutto , leggi ad personas, lodo alfano, limiti all’informazione e alla giustizia ed anche la provenienza reale dei suoi capitali, ma si chi se frega, il cittadino prima di tutto.
Guardi da profano e memico dicharato di preti e politici, non le posso chiederele di piu’, ergo la supplico lasci sta fottuta politica, in lungo andare la portera’….laddove non vorrebbe…..e..poi potrebbe essere eletto anche Prresidete della Confindustria, cosi’ la Marcegaglia, potra’ finalmente andare da un parrucchiere! Chiedo scusa se mi sono espresso con poca pertinenza, ( e con testo poco grammaticato) ma io credo si essere quel cittadino, rispecchiato da alcuni principi, da Lei scritti in “LItalia che ho in mente”. Anche se sono sicuro di averli letti da qualche atra parte, forse farei meglio a rileggermi il Capitale.
Baciamo le mani e buon lavoro ( nel senso di un caloroso abbraccio e ricambo la cortesia)
Carmine Gonnella cittadino berlusconiano Londra