Alberto Maria Vedova, responsabile per l’Ambiente del movimento nazionale: “L’iniziativa merita un plauso e conferma come alcuni Comuni virtuosi possono promuovere la salvaguardia ambientale e agire con i fatti”
Roma, 6 luglio 2010 – Il responsabile per l’Ambiente dell’Italia dei Diritti, Alberto Maria Vedova, commentando una delibera del Comune di Torino che ieri ha decretato la messa al bando ufficiale dei sacchetti di plastica, parla di “decisione che dovrebbe essere presa come esempio in tutto il Paese, anche in riferimento a una normativa europea che rende obbligatorio l’uso di quelli biodegradabili”. In merito al fatto che le istituzioni italiane, ormai da anni, ritardano il divieto definitivo delle inquinanti buste non ecologiche, Vedova aggiunge: “Solo in Italia la produzione di borse per la spesa in polietilene impiega ogni anno 27 milioni di barili di petrolio, dai quali vengono ottenute 260.000 tonnellate di plastica, che necessita di alcuni decenni prima di disgregarsi. È di pochi giorni fa – spiega ancora il dirigente dell’Italia dei Diritti – la notizia che i supermercati della catena francese Auchan, a un anno dall’avvio del progetto che incoraggia l’uso dell’eco-sacchetto, hanno risparmiato all’ambiente 30 milioni di shopper grandi in polietilene e 180 milioni di buste piccole, per un totale di 1458 tonnellate di plastica, ovvero una superficie di 45mila chilometri quadrati, circa due volte l’estensione della Toscana, tanto per intenderci”.
Poi Vedova, parlando a nome del movimento fondato da Antonello De Pierro, afferma fiducioso: “L’iniziativa torinese merita un plauso e conferma, ancora una volta, come alcuni Comuni virtuosi possono promuovere la salvaguardia dell’ambiente e agire con i fatti. Le amministrazioni locali dovrebbero essere le prime a proporre differenti iniziative ecocompatibili, come borse riutilizzabili, sacchetti biodegradabili e incentivi per difendere la biodiversità e ridurre l’inquinamento”.