“Pisanu ammette che dietro le stragi c’è stato un groviglio di apparati, 007, politica e Cosa nostra. Cade finalmente quello che da anni chiamo il muro dell’approccio negazionista, la negazione aprioristica di questo groviglio. Da oggi le istituzioni non possono più nascondersi dietro i ‘non ricordo’”. Lo dichiara il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione antimafia, in un’intervista al quotidiano l’Unità sulle stragi di mafia ‘92/’93.
Per Lumia la Commissione deve indagare a “partire dal 1987 … Solo partendo da lì possiamo arrivare a capire cosa intendesse dire Falcone quando a proposito dell’Addaura parlò di ‘menti raffinatissime’. Cosa accadde in quegli anni negli apparati, nei servizi segreti e negli organismi investigativi?”.
Sul rapporto mafia-politica, spiega Lumia, “Pisanu si ferma alla formazione politica ‘Sicilia Libera’, voluta da Cosa nostra come referente nel passaggio tra la prima e la seconda repubblica. La commissione deve capire chi ha preso il posto di quel partito mai nato”.
E per quanto riguarda la sentenza Dell’Utri, che secondo molti esponenti della maggioranza metterebbe una pietra tombale su un possibile legame tra Forza Italia e Cosa nostra relativo al periodo delle stragi, Lumia precisa che “La trattativa non era oggetto di quel processo. Restiamo al fatto che Dell’Utri è stato condannato a sette anni per mafiosità”.