La Cassazione ha annullato la condanna a 8 mesi per un uomo accusato d’aver maltrattato la moglie per tre anni. E questo perché i fatti (cito dalla sentenza) “incriminati appaiono risolversi in alcuni limitati episodi di ingiurie, minacce e percosse nell'arco di tre anni che non rendono di per sé integrato il connotato di abitualità della condotta di sopraffazione”. Insomma, se la coniuge non si lascia sopraffare troppo, il marito può ingiuriarla, minacciarla e percuoterla ogni tanto, ma solo ogni tanto. Non deve diventare un'abitudine. Mi piacerebbe conoscere la percentuale dei maschi tra i giudici che hanno emesso la sentenza.
Attilio Doni
Genova