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Tutti al Palalottomatica allora “per il lavoro, l'equità fiscale, la scuola. Per dire il nostro no a una manovra che colpisce i soliti noti e non contiene alcuna misura per la crescita. Per questo ha fatto bene il segretario Bersani, a mobilitare il Partito Democratico per il prossimo 19 giugno” dice Michele Ventura, vicepresidente vicario dei deputati PD.
Il Dipartimento Economia e Lavoro del Partito Democratico ha sintetizzato le proposte del Pd per correggere una manovra sbagliata e ingiusta in un documento pubblicato sul nsotro sito, di cui alleghiamo una sintesi. Il 19 giugno un posto speciale sarà riservato “al mondo della scuola, smantellato da tagli e scelte miopi e pericolose per il futuro del Paese” dichiara Francesca Puglisi, responsabile Scuola della segreteria nazionale del Pd.
“Il Pd da tempo denuncia con forza che la manovra da 24 miliardi di euro viene scaricata per 15 miliardi, ossia più della metà, su Regioni, Province e Comuni, e che questo si tradurrà in tagli a catena sulle risorse destinate
alla scuola. Per la prima volta in molte regioni i bambini che usciranno dall’asilo nido non troveranno posto nella scuola dell’infanzia. Per questo invitiamo insegnanti, studenti e genitori, a partecipare all’iniziativa del Pd contro la manovra. Sarà una occasione importante per dire no al Paese che sta disegnando per noi il governo della destra, un Paese che non investe sulla crescita reale, che danneggia il futuro delle giovani generazioni e ricaccia le donne a casa”.
No a questa manovra con proposte alternative, chiediamo di tornare ad investire sulla conoscenza diffusa e sull'istruzione pubblica di qualità per dimezzare i tassi di dispersione scolastica e triplicare il numero di laureati, come chiedono gli obiettivi di Europa 2020. Chiediamo di sottrarre dai vincoli del patto di stabilità le spese d'istruzione e gli investimenti per l'edilizia
scolastica. “Sono queste solo alcune delle proposte che porteremo il 19 giugno al Palalottomatica ed è su questo che, insieme a tantissimi cittadini, sfideremo governo e maggioranza” conclude la Puglisi.
Davide Zoggia, responsabile Enti Locali della segreteria del Pd ricorda come la manifestazione nazionale per un'altra politica economica, per la crescita e il lavoro e per dare voce a chi è colpito dalle scelte del governo sarà anticipata da altre iniziative. Con un obiettivo: far sì che il Parlamento “ascolti la voce dei comuni italiani, che anche oggi attraverso il presidente dell’Anci, Sergio Chiamparino, denunciano l’insostenibilità della manovra. Nonostante le false rassicurazioni del governo, la manovra presentata alle Camere chiede ai comuni un contributo doppio rispetto a quanto annunciato. Un provvedimento che, di fatto, li condanna alla paralisi con pesanti ricadute sulla qualità dei servizi ai cittadini. Il Partito democratico boccia questa manovra che, oltre ad essere iniqua, è in assoluta contraddizione con le politiche del federalismo fiscale, perché scarica oltre la metà del peso del provvedimento sugli enti locali. È l’ennesima prova che i proclami leghisti sono solo propaganda”.
Ettore Rosato, deputato Pd è convinto: “La gente ci capirà, è venuto il momento di alzare la testa e anche la voce. Condivido pienamente la proposta del segretario Bersani di promuovere una grande manifestazione nazionale contro questa manovra e a favore della crescita Il Pd si metterà di traverso con tutte le proprie forze contro questa manovra. In parlamento e nel paese perché più la si guarda e la si legge e più questa manovra fa acqua da tutte le parti. E' una manovra solo di tagli indiscriminati e di sacrifici a senso unico, a volte indispensabili ma se non accompagnati da politiche volte alla crescita provocano effetti depressivi. Il Pd ha proposto la riduzione delle tasse sui redditi da lavoro e sulle imprese accanto ad una revisione delle tasse sulle rendite finanziarie e da capitale. Perché solo rilanciando i consumi si ottiene la crescita. E senza crescita si resta al palo. Il governo e la maggioranza restano sordi e marciano verso l'approvazione con il solito voto di fiducia. E' inaccettabile. Non voteremo mai una manovra che peggiora le condizioni di vita di milioni di lavoratori, che non dà fiato alla ripresa e penalizza il nostro sistema produttivo”.
La senatrice del Pd Rita Ghedini dedica la manifestazione del 19 alle donne ed ai giovani perché “la manovra rischia di cancellare la prospettiva di un futuro più equo e sostenibile per tutti. Ancora una volta il Governo perde
l'occasione di mettere in moto le riforme, piccole e grandi, che servono a sbloccare l'Italia e a farla ripartire. Donne in pensione a 65 anni senza alcuna misura di riequilibrio del differenziale di genere che le discrimina nell'occupazione, nei salari, nelle carriere. Sempre meno servizi sociali per la conciliazione di lavoro e cura a causa dei tagli ai comuni, nessun incentivo all'occupazione, che le vede penalizzate in quanto maggiormente concentrata nel pubblico impiego e nei contratti precari. E sui precari che ormai non sono più giovani? Il nulla. E' una manovra senza visione e senza coraggio: è necessario dirlo e dire agli italiani che c'è un'alternativa possibile”.
Il 19 giugno al Palalottomatica saremo in tanti a dirlo. Vi aspettiamo.