Facciamo alcuni calcoli di matematica elementare:
1 ) Un parlamentare eletto all’estero costa allo Stato circa un milione e ottocento mila euro all’anno, calcolo (approssimativo) per ogni legislazione ( 5 anni) 150 milioni. 2 ) Nel mondo ci sono circa 130 comites, con un preventivo medio di 20 mila euro annui ( tra sedi e spese varie) , circa 120 mila euro ogni mandato, moltiplichiamo approssimativamente per 100. 3 ) Basti pensare che il costo per l’elezione dei membri del Cgie (nominate e votati in sede dai Comites ( costano circa un milione di euro questo e’ quanto e’ stato stanziato ), secondo voci “abbastsanza” veritiere per ogni mandato in totale costano, circa 60 milioni. I calcoli reali li lascerei alla Corte dei Conti…Il discorso e’ un altro: “ sono serviti, servono o serviranno a miglorare e razionalizzare le tematiche migratorie? La risposta la lascerei alla politica! A noi del Pie, partito degli italiani dall’estero e sottolineo dall’estero, onde evitare equivoci di appartenenza, interessa primariamente il voto attivo e passivo a tutte le tornate elettorali, come sancito dalla Costituzione, voto libero, eguale, personale e segreto. Libero ed eguale di poter scegliere il proprio rappresentante a prescindere dalla residenza, personale nella propria segretezza a prescindere dal sistema elettorale …dicevo che abolendo circoscrizioni estere, comites e cgie, si ha a disposizione alcuni milioni di euro da devolvere ad associazioni, enti e istituzioni sparsi per il mondo, destinati innanzi tutto al Wellfare di tutti gli italiani all’estero e on solo a rappresentanze poco pragmatiche. Per concludere, vorrei che faceste un utimo calcolo, basato sui miei calcoli approssmativi e accomuativi su quanto si e’ speso tra Comites e Cgie in 10 anni e capirete perche’ I Consolati chiudono…