Stamattina, nella sala Mappamondo della Camera, abbiamo presentato la “Contromanovra” (guarda la presentazione e il video). Un'alternativa al decreto governativo firmato ieri dal Capo dello Stato. La proporremo in Parlamento, convinti che l'Italia possa recuperare molto più di 24 miliardi di euro in due anni. E senza mettere le mani in tasca agli italiani.
Rispetto alla manovra del Governo, invece, mi chiedo che fine ha fatto il testo firmato dal capo dello Stato? Su cosa stiamo discutendo in Parlamento? I parlamentari della maggioranza stanno cercando di instaurare una prassi assurda perché, ritenendosi liberi di fare quel che pare loro, se ne fregano di norme e regolamenti. Per questo vogliono discutere su una manovra che dovrà costare lacrime e sangue a milioni di cittadini, ma che non è ancora conosciuta in tutti i dettagli.
Non è possibile recuperarla sulla Gazzetta Ufficiale su internet e non è visibile nemmeno nel sito del Parlamento, come ha evidenziato anche la stampa. La Commissione ha deciso comunque di incardinare un testo non ufficiale salvo poi azzerare tutto se, quando arriverà quello ufficiale, si dovessero riscontare differenze anche di una sola virgola. Mi sembra un comportamento censurabile e irrispettoso non solo delle regole ma anche della dignità di noi parlamentari.