Passa o non passa Freedom Flotilla? Anno Zero della Libertà 

Capisco che abbiamo tanti turbamenti, che ad Anno Zero stasera sentiremo Bocchino, Di Pietro, Battista, De Gregorio e Zucconi…Ma: “Questa mattina (27 maggio), le navi europee della Flotta contro l’embargo israeliano a Gaza partono da Rodi, dirette verso le coste cipriote. Da lì, nelle prossime 24 ore, la Flotta muoverà alla volta della Striscia di Gaza assediata“. Questo è quanto ho appena letto su Infopal.

Invio di seguito quanto ho raccolto, notizie e comunicati e i Media amici, per i quali rimando alla lettura di ciò che scrive Vittorio Arrigoni sul suo Blog Guerrilla Radio. Sono decenni che questa avventura ,mostruosa, dura e con il beneplacito di tutti i potenti a vario titolo del Mondo. Che il respiro e la speranza di milioni di donne e uomini, riesca a diventare Vento forte e teso, contro l’ingiustizia, per la Libertà, che non ha confini. Anarchia contro ogni muro.

Gaza Freedom Flotilla cantato e scritto in arabo, la Musica è universale.

Doriana Goracci.

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La Campagna Europea contro l’embargo a Gaza – una delle sigle che compongono la coalizione della Freedom Flotilla – riferisce che con la partenza delle navi europee, una delle quali è stata denominata “Ottomila” in onore dei prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane, e quella delle tre navi che si trovano nel porto di Antalya, nella serata di oggi, comincerà l’ultimo passo prima di quello finale, che vedrà l’intera Flotta dirigersi verso la Striscia di Gaza assediata.

La Campagna Europea, che ha sede a Bruxelles, afferma: “Ci si attende che tutte le navi della Flotta – che trasportano decine di migliaia di tonnellate di aiuti – s’incontrino di fronte alle coste di Cipro a mezzogiorno di domani (venerdì 28), dove si uniranno agli altri partecipanti, trasportati da alcune barche, alcuni parlamentari europei. Da lì partirà il viaggio verso Gaza, con l’arrivo nelle acque territoriali palestinesi dopo 24 ore”.

Le quattro navi europee, una delle quali è una nave-cargo, sono giunte ieri sera (26 maggio) a Rodi. La nave-cargo, trasporta aiuti umanitari per circa 2,5 milioni di dollari, finanziati dalla Campagna Europea contro l’embargo a Gaza: case prefabbricate (100) per venire incontro alle esigenze di chi è rimasto senza tetto durante l’aggressione del 2008-2009, medicine e apparecchiature mediche, 500 carrozzelle elettriche (a Gaza sono molti i mutilati, 600 causati dall’aggressione del 2008-2009), depuratori per l’acqua, materiali da costruzione (tra cui legno) ecc.

Le navi sono accompagnate da un’ampia copertura mediatica: 36 giornalisti di 21 agenzie e media di tutto il mondo, i quali si troveranno sulla nave della Campagna Europea per far sapere passo passo cosa accade. La nave, infatti, sarà in grado di trasmettere via satellite.

La Freedom Flotilla è composta da otto navi: una nave-cargo finanziata dal Kuwait che batte bandiera kuwaitiana e turca; una nave-cargo finanziata dall’Algeria; una nave-cargo “europea”, con finanziamento greco e svedese; una nave-cargo irlandese, del “Free Gaza”. Poi, quattro navi-passeggeri, tra cui la summenzionata la “Ottomila” ed una grossa imbarcazione turca.

Sono 750, in tutto, i partecipanti alla Flotta, da 40 Paesi, ma le domande di partecipazione sono state nettamente superiori. Tra costoro vi sono 44 personalità, tra cui parlamentari e politici europei e arabi (anche dieci parlamentari algerini).CON LA FREEDOM FLOTILLA, BASTA CON L’ASSEDIO DI GAZA!
700 persone, fra le quali 50 parlamentari europei e turchi, sono a bordo delle nove imbarcazioni della Freedom Flotilla, che trasporta aiuti umanitari diretti alla Striscia di Gaza, vittima da più di tre anni di un embargo crudele e illegale da parte di Israele, Egitto, Stati Uniti ed Unione Europea.

Esprimiamo la nostra preoccupazione di fronte al silenzio dei mezzi di informazione italiani nei confronti di una delle più grandi manifestazioni di solidarietà da parte della società civile europea ed internazionale verso un milione e mezzo di persone vittime di un assedio che ha superato, per durata e ferocia, quello cui fu sottoposta Leningrado durante la Seconda Guerra Mondiale. Lo stesso silenzio che impedisce alla nostra opinione pubblica di conoscere le minacce israeliane contro la Freedom Flotilla, contro la quale Israele sta mobilitando la marina militare e promette di usare la forza per impedire alle navi pacifiste di approdare a Gaza e consegnare gli aiuti umanitari.

Invitiamo tutti i democratici, gli antifascisti, gli amici del popolo palestinese e della pace a seguire con attenzione gli avvenimenti sul sito www.witnessgaza.com/it ed a mobilitarsi immediatamente nell’eventualità che Israele concretizzi la minaccia di assaltare la Freedom Flotilla. Nel caso questo atto di pirateria dovesse verificarsi, diamo appuntamento per una protesta immediata a Roma, davanti la sede delle linee aeree israeliane El Al in via Leonida Bissolati, e invitiamo a dare vita a mobilitazioni in tutte le città nei confronti di sedi israeliane e prefetture, per evidenziare la complicità del governo italiano con i crimini israeliani.

Proponiamo, infine, di costruire in tutte le città manifestazioni di piazza a sostegno della Freedom Flotilla, per la fine dell’assedio alla Striscia di Gaza, per obbligare lo Stato di Israele ad uniformarsi alle Risoluzioni delle Nazioni Unite ed alla sentenza della Corte di Giustizia Internazionale contro il Muro dell’Apartheid.
Roma, 26.5.2010
Rete romana di solidarietà con il popolo palestinese Forum Palestina, Un ponte per, Comitato StopAgrexco Roma, Amici della Mezzaluna Rossa Palestinese, Free Gaza Movement, Donne in Nero, Comitato “Per non dimenticare Sabra e Chatila”, Donne in Nero, Comitato “Con la Palestina nel cuore”, Comunità Palestinese di Roma e del Lazio, Per non dimenticare Gaza, Ya Basta, Rete Ebrei contro l’Occupazione, Sguardo sul Medio Oriente, Free Palestine Roma…

*** IL LEGAL TEAM A SOSTEGNO DELLA FLOTILLA PER GAZA***
In questi giorni sta salpando dai porti di Irlanda, Turchia e Grecia, diretta a Gaza City, una flotta di otto navi che trasportano materiali da costruzione, impianti di desalinizzazione dell’acqua, impianti
fotovoltaici, generatori, materiale per la scuola e farmaci da consegnare alla società civile palestinese afflitta da anni di duro embargo. Il Legal Team Italia ed il Legal Team Europa, associazioni di avvocati

impegnati nella tutela dei diritti civili e politici, seguono con la massima attenzione questa importantissima missione umanitaria. Il governo israeliano ha dichiarato che impedirà in tutti i modi

possibili (anche con la forza se necessario) l’arrivo delle navi e la consegna dei materiali.
Se ciò avvenisse sarebbero in pericolo anche i 600 passeggeri di oltre 40 nazionalità che sono imbarcati sulle navi. Il Legal Team vigilerà sul rispetto dei diritti umani, del diritto
internazionale e dell’integrità degli aderenti alla missione Flotilla per GAZA, cui partecipano anche molti cittadini italiani ed europei, ed in caso di violazioni, si adopererà con ogni mezzo affinchè gli eventuali crimini commessi in loro danno vengano adeguatamente sanzionati nelle sedi giudiziarie nazionali ed internazionali.
Milano, 25/5/2010
Legal Team Italia – Legal Team Europa.
www.legalteamitalia.it
http://www.legalteamitalia.it/legalteamitalia@libero.it
lte@ecn.org

ISRAELE:LA «FREEDOM FLOTILLA» NON PASSERA’
La Turchia chiede la fine del blocco di Gaza e di far transitare le navi pacifiste

Tel Aviv, 26 maggio 2010 Nena News – Israele minaccia di fermare, anche con l’arrembaggio di commando della Marina, le navi pacifiste della «Freedom Flotilla», con a bordo circa 700 attivisti internazionali oltre a 10mila tonnellate di aiuti umanitari, attese tra domani notte e venerdi’ nel porto di Gaza city.

«Quelle navi in viaggio, in realtà, non vogliono aiutare la popolazione di Gaza ma solo portare avanti un’ agenda radicale e fare gli interessi di Hamas», ha affermato Yigal Palmor, portavoce del ministero degli esteri israeliano. Il vice ministro della difesa Matan Vilnai ha avvertito che la “Freedom Flotilla” non raggiungera’ mai il porto di Gaza city.Da parte sua la stampa in ebraico riferisce che le navi pacifiste saranno “se necessario” fermate anche con l’arrembaggio prima del loro arrivo a Gaza. Il quotidiano “Yisrael Hayom”, vicino al governo, precisa che i pacifisti verranno arrestati e portati al porto di Ashdod dove saranno interrogati in massa. La prigione di Beersheva (Neghev) sarebbe stata svuotata per ospitare decine forse centinaia degli arrestati.Le minacce pero’ non fermano la Freedom Flotilla che procede verso Gaza dove ha annunciato di voler consegnare generi di prima necessità per la popolazione palestinese, da tre anni sotto uno stretto embargo israeliano, e un consideravole quantitativo di cemento – che Tel Aviv non lascia entrare nella Striscia – in modo da favorire la ricostruzione ancora ferma per mancanza di materiali edili ad oltre un anno dall’offensiva militare israeliana «Piombo fuso» in cui sono rimasti uccisi circa 1.400 palestinesi.A guidare le navi pacifiste – partite dall’Irlanda, dalla Grecia e dalla Turchia – è il cargo «Rachel Corrie» che porta il nome della giovane attivista americana uccisa nel 2003 da un bulldozer israeliano mentre cercava di impedire la demolizione di una casa palestinese a Rafah. Intanto ieri la Turchia, uno degli sponsor politici principali della ”Freedom Flotilla”, ha chiesto a Israele di togliere l’assedio a Gaza e di consentire al convoglio di navi di arrivare a destinazione. Nel corso di una conferenza stampa il ministro degli esteri turco Ahmet Davutoglu ha detto che «È necessario evitare di aumentare le tensioni – ha detto -. L’assedio a Gaza dovrebbe essere levato». La Turchia, paese membro della Nato, è uno stretto alleato militare di Israele ma le relazioni tra le parti si sono deteriorate dopo l’offensiva israeliana contro Gaza. Sono frequenti le critiche del primo ministro Recep Tayyip Erdogan alle politiche israeliane nei confronti dei palestinesi.(red) Nena News


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