“La riduzione di spesa pubblica attraverso la riduzione del 5% delle indennità parlamentari è fumo negli occhi dei cittadini contribuenti, che Calderoli, Gasparri ed altri della destra mandano per coprire la 'tangentopoli' della destra e la dimostrata incapacità del Governo nel tagliare enti inutili, inefficienze della burocrazia e costi raddoppiati negli appalti 'privati' dei grandi eventi e calamità naturali”. Lo afferma il Deputato udc On.Amedeo Ciccanti che aggiunge qualche cifra: “il taglio di Calderoli comporta un risparmio mensile netto di circa 300 euro a parlamentare, pari a poco pià di tre milioni l'anno, mentre la cifra si raddoppierebbe se Ministri e parlamentari rinunciassero alla loro indennità di funzione, anzi i Ministri la dovrebbero proprio cancellare. Si triplicherebbe se si aggiungessero regioni e province. Ma siamo ancora a poca cosa – aggiunge – se si pensa a quello che avrebbe dovuto tagliare lo stesso Calderoli se avesse applicato le norme tanto propagandate sulla eliminazione degli enti inutili di cui si è persa traccia, oppure del taglio delle auto blu di cui Brunetta si è completamente dimenticato, visto che sono aumentate”. Fin qui siamo alla propaganda dice il parlamentare udc. “Se si fosse data attuazione alla abolizione delle 107 Province come dichiarato in campagna elettorale dal PDL e poi smentito negli ultimi atti parlamentari di qualche mese fa, ci troveremmo a risparmiare 115 milioni di soli costi di funzionamento degli organi politici provinciali, tralasciando i costi delle funzioni. A tali costi dovremmo aggiungere quelli tripli delle municipalizzzate, che permangono a causa delle mancate liberalizzazioni dei servizi pubblici locali”. “Calderoli e la Lega – conclude l'On. ciccanti – sono i responsabili dichiarati di questi sprechi della spesa pubblica. Farebbero bene a tacere!”.