La politica italiana ha raggiunto la frutta e va radicalmente riformata, la corruzione e’ una cultura diffusa a tutti I livelli, riformarla e’ un dovere civico di tutti i politici e partiti. Le crisi che siamo esse economice o politiche, pragmaticamente parlando vanno tutte addebitate alla politica e non solo a finanzieri “disattenti” e appaltopoly l’ha dimostrato. Occorre prima di tutto riformare la legge elettorale e il voto passivo, per ridisegnare il legislatore.(1) Per uscire completamente dalla prima Repubblica, occorre abolire la porcellum e ritornare al voto di preferenza, il cittadino deve essere messo in condizione di poter seguire e scegliere il candidato giusto a rappresentarlo a tutti i livelli, ossia una legge elettorale unificata. (2) Modificare l’articolo 48 per quell che rigarda il voto passvo, adeguandolo agli articoli 27 ( la responsabilita’ penale e’ personale) 28 ( I funzionari e I dipendenti dello Stato sono direttamente responsabili, second le leggi penali e civili), ergo chi al momento delle candidature e’ indagato o appare di provenienza dubbia non e’ candidabile, altresi’ chi durante il suo mandato si macchia di reati contro la pubblica amministrazione deve lasciare in toto la politica. Faccio un esempio odierno a noi consone, il ministro Scajola e quant’altri risulterebbero indagati devono lascare la politica e ritornare a vita private. Ancora una volta mi sono ripetuto, ma e’ megglio arrivare a fuoco acceso ed aiutare a spegierlo che arrivare come di solito fanno i politici a fuoco spento, senza alternative alcune.