Avv. Federico Bucci
Per la prima volta nella storia bocciato l’abnorme bilancio preventivo del Consiglio, con meritato risparmio per tutti
Nell’assemblea dell’Ordine di Roma del 13 maggio – per la prima volta nella storia – è stato respinto a grandissima maggioranza il bilancio preventivo così come proposto dal Consiglio, il che avrebbe semplicemente bloccato l’attività consiliare, ma utilmente (per la prosecuzione dell’attività istituzionale) sono state poi approvate a grandissima maggioranza le nostre ragionate riduzioni delle voci eccessive proposte, con risparmio di 565 mila euro e così 25 euro risparmiate per ogni iscritto.
Resta da dibattere il severo biasimo per il Consiglio che l’8 aprile scorso ha deliberato di consegnare la CNF l’albo elettronico con gli indirizzi di posta elettronica certificata (PEC), che -deduttivamente- consentirebbe la notifica ad ogni iscritto di cartelle esattoriali, con il contributo di 5 anni (129,15 euro) preteso al CNF, così scavalcando la causa che abbiamo proposto. Severo biasimo.
Evviva l’Avvocatura romana.
Segue il testo della Mozione vittoriosa con le proposte di ragionata riduzione, agli atti dell’Assemblea, approvata sia nella sua interezza, letta fino all’ultima delle nostre proposte (esclusa l’esclusione di 10.000 euro per l’aggiornamento professionale dei dipendenti, esclusione cui abbiamo rinunciato), sia poi voce per voce.
Il “severo biasimo” è contenuto a pagina 4 del testo che segue. Se -nonostante la deliberazione assembleare delle ragionate riduzioni- il Consiglio si ostinasse riproponendo inutilmente il bilancio in una inutile nuova Assemblea, chiederemo che le spese di tale nuova Assemblea restino a carico dei componenti del Consiglio che votassero di rinnovare l’Assemblea.
Federico Bucci Donatella Cerè Riccardo Bolognesi Clemente Frascari Luigi Fratini Stefano Galeani Antonino Galletti Giorgio Lombardi Mauro Mazzoni Giulio Micioni Basilio Perugini Stefano Rubeo Mario Scialla Luca Sposato Carlo Testa Paolo Voltaggio
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All’Assemblea dell’Ordine degli Avvocati di Roma
Mozione
L’Assemblea non approva il Bilancio Preventivo per l’anno 2010 – nella versione proposta dal Consiglio – per i seguenti motivi:
-eccessività della voce di rimborsi di spese ai componenti del Consiglio, indicata in euro 50.000,00 mentre nel Conto Consuntivo per l’anno 2009 risulta una spesa di 19.761,14 : con le penose condizioni economiche nelle quali versa la categoria che soffre una acuta crisi, avrebbe dovuto essere semmai ridotta la previsione rispetto alla spesa a consuntivo dell’anno precedente, quale componente di risparmio allo scopo di ridurre la contribuzione a carico degli iscritti; l’Assemblea dispone la riduzione della voce ad euro 15.000,00;
-inutilità della voce corsi per aggiornamento professionale dei dipendenti, indicata in euro 10.000,00, risultando che anche nell’anno precedente era stata prevista una tale spesa, poi non effettuata; l’Assemblea dispone l’esclusione della voce; a tale specifica riduzione abbiamo rinunciato;
-eccessività della voce di spesa per libri, riviste, editoria elettronica, giornali, indicata in euro 30.000,00, mentre nel Conto Consuntivo per l’anno 2009 risulta una spesa di 24.614,14 dovendosi tenere conto della crescente utilizzazione della telematica e così di prevedibile risparmio economico; l’Assemblea dispone la riduzione della voce ad euro 20.000;
-eccessività della voce di spesa per rilegatura libri, indicata in euro 15.000,00, mentre nel Conto Consuntivo per l’anno 2009 risulta una spesa di 5.901,24 dovendosi presumere semmai una diminuzione ogni anno di tale spesa; l’Assemblea dispone la riduzione della voce ad euro 5.000,00;
-eccessività della voce di spesa per cancelleria e materiali vari, indicata in euro 90.000,00, mentre nel Conto Consuntivo per l’anno 2009 risulta una spesa di 64.604,61; l’Assemblea dispone la riduzione della voce ad euro 60.000,00;
-eccessività della voce di spesa per rappresentanza, indicata in euro 80.000,00 per i soliti motivi che militano per la riduzione comunque di spese comprimibili; l’assemblea dispone la riduzione della voce ad euro 50.000,00;
-eccessività della voce di spesa per manutenzione, riparazione, adattamento locali, indicata in euro 35.000,00, tenendo conto che il Consiglio ha definitivamente perso la causa contro l’Agenzia del Demanio per la riconsegna dei locali, anche se tale evento non è previsto nell’immediato, sicché non è ragionevole prevedere che nel breve periodo di tempo di ulteriore, precaria permanenza nei locali del Palazzo di Giustizia, possano essere ipotizzabili spesa oltretutto superiori al consuntivo del 2009 (per euro 30.904,10); l’Assemblea dispone la riduzione della voce ad euro 5.000,00;
-eccessività della voce di spesa per assemblee, indicata in euro 150.000,00, mentre nel Conto Consuntivo per l’anno 2009 risulta una spesa di 20.856,22 e nulla è precisato nella relazione allegata al bilancio preventivo; l’Assemblea dispone la riduzione della voce ad euro 40.000;
-eccessività della voce di spesa per stampa riviste, manifesti e varie, indicata in euro 330.000,00, tenendo conto dell’esigenza di ridurre enormemente la stampa e la spedizione delle due riviste, limitandole ad una copia per ogni studio anche composto da più professionisti, salve richieste specifiche, oltretutto limitando la stampa e la spedizione ai casi in cui ne venisse fatta espressa richiesta in luogo della trasmissione per internet; l’Assemblea dispone la riduzione della voce ad euro 100.000,00;
-eccessività della voce compensi a terzi, indicata in euro 60.000,00 e non meglio specificata; l’Assemblea dispone la riduzione della voce ad euro 30.000,00;
-eccessività della voce manifestazioni sociali, indicata in euro 90.000,00 tenendo conto dell’esigenza di imporre risparmi nella spendita di denaro degli iscritti; l’Assemblea dispone la riduzione della voce ad euro 40.000;
Sin qui il testo letto dettagliatamente in Assemblea, poiché non è stato consentito di proseguire nella lettura, ma allora l’intero testo è stato consegnato per gli atti dell’Assemblea.
Conseguentemente
l’Assemblea dispone la complessiva riduzione del totale delle uscite del Bilancio Preventivo per l’anno 2010 di euro (35.000 + 10.000 + 10.000 + 10.000 + 30.000 + 30.000 + 30.000 + 110.000 + 230.000 + 30.000 + 50.000 = 575.000,00 e così la riduzione di 25,00 per il contributo annuale dovuto dagli iscritti nell’Albo ed Elenchi Speciali (con conseguente riaccredito di tale importo a favore di coloro che avessero già pagato la maggior somma).
Quanto alle spese già deliberate dal Consiglio, l’Assemblea
oltre a contestare la deliberazione consiliare del 25 febbraio 2010 di circa euro 100.000,00 per spese per le elezioni, tra cui quelle inammissibili per l’acquisto di n 8 nuovi tavoli per i seggi, acquisto di n 2 nuove stufe a fungo, colazioni per i Questori e Scrutatori, acquisto parcometri da destinare ai Questori e Scrutatori, ecc., ritiene inaccettabile che -dopo lauestori e sCrutatoriQ
(pur contestata elezione della cariche consiliari, tra cui quella del Tesoriere)- tali pagamenti siano stati effettuati -anche dal nuovo Tesoriere- senza attendere la relativa e preventiva discussione consiliare del 25 febbraio, nella cui adunanza comunque lo stesso Consiglio ha rilevato la eccessività di tali spese,
contesta ogni deliberazione consiliare di spesa per buoni-pasto a favore dei Consiglieri, così come per promuovere gare sportive (sembra sia stata già deliberata l’erogazione per una manifestazione di golf).
Infine, ancora in tema di contribuzione pretesa dagli iscritti nell’Albo e, in particolare quanto alla pretesa del CNF di contribuzione degli Avvocati romani non cassazionisti, per la quale è negata la debenza in una causa pendente dinanzi la giudice ordinario, l’Assemblea biasima severamente il Consiglio per la deliberazione dell’8 aprile scorso, con la quale ha disposto la consegna al CNF dell’albo elettronico degli iscritti (che tre anni fa fu prudentemente negata dallo stesso Consiglio romano), per di più con l’indicazione per ciascuno dell’indirizzo di posta elettronica certificata, così potendo lo stesso CNF attaccare ciascun iscritto con la semplice notifica di una cartella esattoriale per il detto contributo, semplicemente utilizzando l’indirizzo della PEC; per tale consegna al CNF dell’albo elettronico con l’indirizzo della PEC l’Assemblea ritiene responsabile il Consiglio per ogni conseguenza che ne derivasse agli Avvocati romani; sullo stesso tema della contribuzione pretesa dal CNF, l’Assemblea fermamente invita il Consiglio a non collaborare ulteriormente con il Consiglio Nazionale Forense, adottando anzi una ferma presa di posizione a favore degli iscritti e nei confronti del detto CNF, intervenendo semmai ad adiuvandum nei giudizi già in corso e comunque comunicando allo stesso CNF che il Consiglio dell’Ordine di Roma giammai provvederà ad esigere tale contribuzione in favore del medesimo CNF (come già fanno i Consigli degli Ordini di Civitavecchia, Frosinone e Velletri, per citare Ordini dello stesso distretto della Corte di Appello di Roma).