di Michele Bortone
Il canto napoletano può vantare ricchezza di Canzoni d’amore e struggente nostalgia, l’esaltazione del paesaggio di vita quotidiana. Un canto d’amore di piacevole cultura musicale tuttora in continua evoluzione. Le nuove mode musicali avevano finito, invece, per ricacciarla in un ambito sempre più locale. La canzone napoletana pagava un suo primo prezzo alla globalizzazione e il suo cammino da allora si sarebbe fatto sempre più difficile. Non si sono spenti gli echi della quarta edizione del festival di Napoli svoltosi a Zurigo. E già la F.A.C.S. rappresentato dal Sig. Fontana e dal Consultore Sig. Giuseppe Gautieri, in collaborazione con la Regione Campania, che ne sono i promotori di questa maratona canora, organizzano la 5° Edizione del festival della Canzone Napoletana, che si svolgerà a Zurigo in ottobre 2010.
Il regolamento e le modalità di partecipazione sono molto semplice e le stesse, si devono cantare canzoni napoletane. I partecipanti dovranno munirsi di basi musicali. Si canta dal vivo con base in playback Non esiste limite d’età, ai vincitori, oltre a targhe di premiazione, ai primi classificati viene assegnato un discreto premio in denaro. Il festival della Canzone Napoletana a Zurigo, oltre al successo di pubblico e di critica positiva, è in continua e evoluzione e si arricchisce di nuovo prestigio. Per dare la possibilità di partecipare a diversi interpreti, si svolgerà in due fasi: una semifinale con selezione dal vivo. E la finalissima dove i selezionati della semifinale, si sfideranno all’ultima nota fino a disegnare il vincitore.
Stiamo scrivendo un’atra pagina di storia e di Cultura delle tradizione italiane, se la cultura e il seme della pace e la fratellanza tra i popoli che ben vengano queste splendide iniziative, come il festival della canzone napoletana a Zurigo. Dal 1880 quella che venne considerata l’epoca d’ora della canzone napoletana e l’anno che fu composta e diffusa Funiculì funiculà, una canzone più eseguita e popolare in tutto il mondo. Sembra un destino assegnato quella della canzone napoletana, la quale diversi testi e liriche entrano nel repertorio della maggior parte dei cantanti lirici che le diffondono all’estero nei loro concerti. Un periodo di canti durato più o meno quarant’anni e segue due percorsi diversi: non più canto popolare e villanelle colte nelle case aristocratiche, non più canzoni occasionali per cantanti di strada. Ma nelle cantine di via Tribunali nei ristoranti eleganti di Posillipo, nei vicoli poveri e case dei “signori” si cantano le stesse canzoni. Un patrimonio di tutte le classi sociali, che diventano una funzione aggregante delle diverse anime della città che si riconosceranno: “ ANCHE ZURIGO SI CANTA NAPOLI”.
Michele Bortone