Dalla Tunisia un richiamo alle istituzioni italiane

Due giorni di incontri ed una giornata di approfondimento tematico hanno
caratterizzato la visita in Tunisia – nei giorni dal 16 al 19 aprile –
dell'On. Marco Fedi e del Sen. Nino Randazzo, entrambi eletti nella
ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide.

Un'occasione di incontro con la comunità italiana di Tunisi organizzata dal
Circolo del Partito Democratico “Maurizio Valenzi” e coordinata da Silvia
Finzi, Nino Trimarchi e Bruno Segantini. Agli incontri e alla giornata di
approfondimento ha partecipato anche Luigina De Santis della Presidenza
nazionale dell'INCA-CGIL.

Il primo incontro con l'Ambasciatore Benassi ha consentito di approfondire
alcuni aspetti generali della presenza economico-commerciale italiana in
Tunisia e dell'interscambio tra i due Paesi oltre ad alcune valutazioni sui
rapporti euro-mediterranei e sulle opportunità di sviluppo nell'area del
bacino del mediterraneo. Durante l'incontro sono state affrontate tematiche
relative alla struttura consolare di Tunisi, in relazione sia ai servizi per
i connazionali che al rilascio di visti d'ingresso per cittadini tunisini.

La delegazione ha poi incontrato, presso il Club Italiano, i rappresentanti
delle associazioni della comunità italiana di Tunisi.

Nella giornata di domenica si è svolta, presso Casa Sicilia a Dar Bach
Hamba, la giornata di approfondimento tematico che – aperta dal saluto
dell'Ambasciatore Benassi e moderata da Silvia Finzi – ha visto una prima
articolazione attraverso gli interventi di Marco Fedi, Nino Randazzo e
Luigina De Santis e poi un dibattito a cui hanno partecipato i numerosi
presenti.

La prima parte della discussione ha riguardato l'AIRE, la cittadinanza, il
voto all'estero e la rappresentanza. Si sono poi approfonditi i temi
dell'identità e dell'integrazione e infine le questioni relative ai diritti
pensionistici e previdenziali e alle convenzioni bilaterali tra Italia e
Tunisia, in particolare la convenzione fiscale sulle doppie imposizioni e
quella in campo sanitario. Molti dei presenti sono intervenuti sui temi
legati alle recenti limitazioni imposte dalla legislazione
sull'immigrazione: dalla necessità del permesso di soggiorno per sposarsi in
Italia, condizione che riguarda anche i cittadini italiani che intendano
sposare in Italia un cittadino extra-comunitario, al limite di 10 anni di
residenza per il diritto all'assegno sociale, condizione che riguarda anche
i cittadini italiani che decidano di rientrare, o siano costretti a
rientrare, in territorio nazionale.

I Parlamentari del Partito Democratico hanno ricordato la loro opposizione
alle scelte adottate dal Governo Berlusconi – fortemente condizionate dalla
Lega Nord. In campo sanitario valgono le norme contenute in specifici
accordi di reciprocità altrimenti, ai cittadini italiani iscritti all'AIRE
cui sia riconosciuto lo stato di emigrante, sono riconosciute, a titolo
gratuito, unicamente le prestazioni ospedaliere urgenti per un periodo
massimo di 90 giorni per ogni anno solare. Alcune Regioni stanno adottando
misure più favorevoli per i propri corregionali residenti all'estero.

In campo pensionistico sono state ricordate le norme contenute nell'accordo
italo-tunisino e la possibilità della totalizzazione dei periodi
contributivi per accedere a una prestazione in Convenzione, oltre a chiarire
gli aspetti applicativi della convenzione fiscale che deve garantire da un
lato che si evitino i casi di doppia imposizione e dall'altro che si
favorisca l'evasione fiscale. In questo senso sono stati ricordati anche
obblighi e procedure degli enti di previdenza, tra cui l'INPDAP. Per
l'istituto degli ex-dipendenti dello Stato è stata ricordata la necessità
che questo si doti di un sistema di pagamento delle pensioni all'estero più
efficiente e trasparente, sul modello del sistema adottato dall'INPS.

I giovani docenti universitari presenti hanno espresso preoccupazione per i
tagli alla ricerca e per le difficoltà crescenti di collegamento con le
Università italiane, sia per gli scambi che per i visti, e per i sistemi di
riconoscimento e valorizzazione della formazione professionale.

Il tema dell'integrazione e dell'identità è stato affrontato partendo dalle
esperienze comuni dei migranti per poi arrivare alle scelte politiche di un
Paese come l'Italia che oggi affronta – talvolta con pochi strumenti
cognitivi – i processi di immigrazione e di integrazione. Il tema della
integrazione di popoli, culture e religioni dovrebbe essere parte del
dibattito sull'Unità d'Italia – di cui si celebrerà nel 2011 il 150esimo
anniversario – ed il Circolo Valenzi ne celebrerà in tal senso la
ricorrenza.

Le associazioni della comunità italiana, infine, necessitano un'azione di
coordinamento: in attesa del rinnovo dei Comites, anche la comunità italiana
di Tunisi, che nel frattempo ha superato la soglia dei 3mila iscritti AIRE,
auspica la elezione o istituzione di un Comitato degli italiani all'estero.

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