Applausi al boss, vergogna meridionale! Ma il sud riuscirà  a riscattarsi

Applausi al boss, vergogna meridionale! Ma il sud riuscirà a riscattarsi.

«Giovanni uomo di pace», così, è stato acclamato da circa 300 persone, eh si persone sono comunque persone queste e questi idioti che gridavano, quando il boss Giovanni Tegano veniva trasferito in carcere dalla Questura . E quella bestia di Tegano ammanettato, gli ha sorriso e li ha salutati prima di salire sulla volante della polizia. “Con queste cose traumatizzate i ragazzi”, “Ti vorremo bene per sempre”, “Ha fatto bene a tutti”: queste le frasi di figli, parenti, amici evidentemente collusi con gli affari criminali del boss adesso in manette. Si leggeva un assurda disperazione nei volti dei cittadini che sono andati a salutare per l’ultima volta il loro “uomo di pace”: molti piangevano, altri gridavano. Cose non solo della ndrangheta calabrese, ma ad esempio per la camorra campana tempo fa, Lele Tatone, 22 anni, esce dal portone scortato da due poliziotti, e la gente difende il giovane boss. Urla agli agenti. «Bastardi, morite. Infami schifosi». Ma questi fenomeni si registrano anche per l’arresto di mafiosi siciliani e pugliesi della sacra corona unita.

Ma per fortuna c’è, anche se timida, una reazione contraria a questa “vergogna”. Molta gente si è poi radunata la sera a Reggio per dire non alla ndrangheta e applaudire l’operato dei tutori della legge. Come fu emblematico il caso dell’arresto del boss Domenico Raccuglia, tempo fa. Una piccola folla si è radunata davanti al covo dove è stato bloccato il latitante e ha applaudito i poliziotti e a scandire insulti contro il mafioso: “Scemo, scemo”. Scena analoga a Palermo al momento dell'arrivo del corteo di auto blindate che scortavano il boss. Alcuni giovani hanno scandito in coro: “Chi non salta è mafioso” e intonato l'inno di Mameli. O va ricordata la manifestazione dei ragazzi sotto l’albero di Falcone.

Se scriviamo genericamente che i fenomeni opposti a questo ultimi casi citati, sono una vergogna tutta del sud, rischiamo di essere tacciati di razzismo. Ma sono cose evidenti e innegabili, sotto gli occhi di tutti. Quindi sono una vergogna tutta meridionale, e negare l’evidenza a tutti i costi pur di difendere delle stupide ideologie, non portano mai a nessun cambiamento.

Quindi, non sono quelli del nord, che in questi casi, come nel caso dell’evasione fiscale, il lavoro nero e le ruberie nel pubblico, a dover dire che il meridione è una palla al piede, ma devono essere i meridionali onesti ad iniziare l’opera di cambiamento.

Il meridione che ha risorse naturali e paesaggistiche, che ha arte e cultura da vendere, e intelligenze storicamente riconosciute, non può farsi soffocare da poche “bestie”, cosi si devono definire i porci della criminalità organizzata,tanto da diventare, terra sinonimo luogo di rapine, ruberia,sfruttamento minorile, prostituzione diffusa, sfruttamento razziale, disonestà in genere, stupri e spazzatura.

Se è necessario applichiamo lo stato di polizia, bonifichiamo il territorio. Facciamo anche di più di quanto questo governo, con le forze dell’ordine e la magistratura antimafia sta brillantemente facendo, e che non si è mai fatto. L’estate è alle porte, subito inviamo l’esercito e potenziamo la presenza delle forze dell’ordine, anche con un cambiamento di personale, dal nord al sud e viceversa, per annullare eventuali vergognose collusioni, facciamo si che i turisti portino benessere, economia nelle nostre terre del sud.

E come ho già scritto tante volte, è necessario un lavoro sul territorio che porti la cultura della legalità, ma soprattutto porti il lavoro, che è la necessaria “conditio sine qua non” del rilancio del meridione. Non si deve dare opportunità al malaffare di approfittare del bisogno della gente per proporre il guadagno facile con il delinquere.

La criminalità organizzata non può frenare lo sviluppo del sud che deve trainare il paese. Stiamo uscendo da una crisi drammatica, e l’economia deve ripartire con il grande contributo del sud.

L’ho già detto, e lo ripeto, il governo non deve temere di essere impopolare se fa la giusta repressione. Il governo è come il genitore che vieta al figlio qualcosa che puo’ danneggiarlo. Il figlio per un po’ sarà risentito del genitore, ma poi una volta adulto lo ringrazierà.

Ora, più che mai è possibile. Ora il governo nella maggioranza delle regioni meridionali ha dalla sua, anche le amministrazioni regionali, visto che il centrosinistra che ha mal governato, con chiari ed evidenti segni di collusione con il malaffare, è stato battuto.

Dopo non vogliamo scuse, che era colpa di Bassolino, o Loiero. Sappiamo tutti che l’eredità lasciata da questo malgoverno del centrosinistra è pesante, ma sforziamoci, azzeriamo tutto, licenziamo i dirigenti collusi e i delinquenti e ricominciamo. Tutti, nessuno escluso dobbiamo dare il nostro contributo. Chiesa, scuola,associazioni, partiti, sindacati e imprenditori onesti, e ogni movimento della società civile deve dare il suo grande contributo al cambiamento. Ora si può e si deve.

Gennaro Ruggiero www.gennaroruggiero.com

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy: