Una bimba di dodici anni è morta a Busalla (Genova), probabilmente intossicata dal monossido di carbonio formatosi nella stanza a causa di un braciere di carbonella usato dalla madre per riscaldare la casa. L'azienda fornitrice aveva tagliato il gas per le bollette non pagate. Uno dei miei ricordi di quando ero piccolo, oltre alla paura del buio, era il freddo. Alle volte tenevo le mani incrociate dietro la nuca per scaldarmela e poi faticavo a toglierle. La carbonella l'usavamo nella cucina economica. Un giorno un mio fratello appena più grande di me rischiò di fare la stessa fine della bimba di Busalla, forse a causa del cattivo funzionamento della canna fumaria. Mi è rimasto in mente l'episodio poiché Mario aveva in braccio una nostra sorellina ancora in fasce, e sentendosi venir meno, fece in tempo, prima di cadere a terra svenuto, di deporre la piccola nella sua culla. Io corsi a chiamare la mamma. Si era in tempo di guerra. Oggi la guerra non c'è, ma per tanti poveri è come se ci fosse.
Attilio Doni
Genova