La Telemarket Rimini ha battuto (6-5) la T&A San Marino in una gara iniziata con un'ora e venti minuti di ritardo a causa del maltempo, che aveva reso impraticabile il campo dello stadio “Dei Pirati”.
La gara ha concentrato tutti i punti in 4 riprese: le prime 2 e le ultime 2. In mezzo c'è stato un bel duello di lanciatori tra Tiago Da Silva (5 valide e 8 strike out in 7.1 riprese, ma sarà il perdente) e Sandy Patrone (6 valide e 6 strike out in 7 riprese), ben rilevato da Quattrini all'ottavo.
San Marino ha colpito a freddo. Con 2 out, i singoli di De Biase e Jansen hanno portato a casa base Pantaleoni, che aveva guadagnato la prima con un 'drag bunt'.
Il Rimini ha risposto con gli interessi. Con un out, Gonzalez ha colpito un doppio e Chiarini lo ha spinto a casa con un triplo. La volata di Carvajal ha portato a casa anche l'esterno destro dei Pirati.
La Telemarket ha ripreso l'iniziativa all'ottavo. Con un out, Gonzalez ha battuto valido e la T&A ha deciso di sostituire Da Silva con Salsi. Chiarini ha accolto il mancino con un singolo e Carvajal lo ha subito imitato, spingendo a casa Gonzalez. Dopo la base a Chapelli, Signorini è entrato come 'pinch hitter' per Balgera e la contromossa ha portato Bartolucci in pedana al posto di Salsi. Il cambio non ha modificato l'inerzia della gara: Signorini ha battuto valido spingendo a casa Chiarini ed Avagnina lo ha imitato, facendo segnare altri 2 compagni.
Con il Rimini in vantaggio 6-1, il manager dei Pirati Mazzotti ha dato la palla al 'closer' Mauro Schiavoni. Non si è rivelata una buona mossa. Schiavoni ha riempito le basi e subìto poi un doppio di Imperiali, buono per 2 punti. Sulla volata di Rovinelli gli ospiti hanno segnato per la terza volta e, dopo aver ottenuto il secondo out, Schiavoni ha concesso 2 basi ball in fila (ad Albanese e Granato). Il quarto ball a Granato è stato un lancio pazzo, che è valso il quarto punto della T&A. Con Albanese (potenziale punto del pareggio) in terza e Granato (potenziale punto del vantaggio degli ospiti) in prima, Mazzotti ha chiamato dal 'bull pen' l'esordiente Mattia Barbaresi. Classe 1989, Barbaresi ha lanciato nel 2009 in Serie B con il Fano (5-1 in 13 apparizioni di cui 9 da partente, media pgl 0.80 e 93 strike out in 67.1 riprese) e in questa stagione ha fatto 2 apparizioni, una da partente, in Seconda Divisione (1-0, nessun punto guadagnato e 8 strike out in 9.2 riprese).
Dopo aver passato in base Pantaleoni, con tutti i cuscini occupati il Rookie ha messo al piatto con 3 lanci Carlos Duran e firmato la salvezza.
IL TABELLINO
Il Montepaschi Grosseto salva il trittico con l'UGF Bologna aggiudicandosi garatre (8-1 il finale) grazie ad una partenza a razzo su Fabio Betto, con sette punti in due riprese ed i fuoricampo di Coffie e Ramos. A consentire di difendere un simile vantaggio è stato poi un Riccardo De Santis (4 valide in sette riprese) ritornato subito in auge dopo la débacle di Parma. I toscani, che hanno rallentato dopo la scorpacciata iniziale, ottengono così la quinta vittoria, che consente di non perdere ulteriore contatto dalla zona playoff, anche se il netto successo finisce per lasciare l'amaro in bocca per la scellerata chiusura del match pomeridiana, condizionata dalla scelta di sostituire D'Amico con Gutierrez, che ha permesso una rimonta ospite.
La brutta serata di Fabio Betto (che è arrivato a 994 strike out-vita) iniziava con due punti subiti con una valida di Sandoval, due lanci pazzi ed un errore di Mazzuca, ma è al secondo attacco biancorosso che il pitcher di Castelfranco Veneto è andato in crisi, subendo un lunghissimo grande slam (i corridori erano sui cuscini con una base ball, un errore e una scelta difesa) di Ivanon Coffie a destra e quello successivo di Kelly Ramos.
Bologna, che aveva accorciato le distanze con Jairo Ramos sul singolo (più errore di Vaglio) di Alaimo, non riusciva a reagire, bloccato da De Santis, che ha sempre avuto il pieno controllo del match, pur concedendo due valide al settimo turno emiliano.
Sceso Betto al 4° al termine di un incontro poco felice, l'MPS segnava l'ottavo punto sul rilievo Ularetti con Bischeri, grazie ad un doppio di Vaglio e ad una battuta in diamante di Coromato. Nelle ultime due riprese, mentre Fabio Milano sosteneva il monte Fortitudo, Lino Luciani completava l'opera contro un Bologna comunque soddisfatto e con il pensiero al trittico con il Nettuno
IL TABELLINO
Con un Big Inning da 9 punti, il De Angelis Godo ha vinto (14-8 in 7 riprese) gara 3 e la serie contro i Catania Warriors.
Con i goti in vantaggio 1-0, a ripresa è stata aperta da un errore del terza base catanese Jesus Marquez ed è proseguita con un triplo di Montalbetti, un errore del catcher di casa Medoro e un singolo di Burnham. A quel punto, il manager dei Warriors Benedetto Falcone ha pensato di aver visto abbastanza del partente Lucena e ha chiamato dal 'bull pen' D'Ignoti. Contro il nuovo venuto le mazze ospiti si sono però scatenate con i singoli di Meriggi e Bucchi e il triplo di Fuzzi, alla seconda presenza in battuta, che ha decretato la fine della partita di D'Ignoti. Con il secondo rilievo Sciacca in pedana, una palla mancata e una valida di Montalbetti hanno portato il risultato sul 10-0 per i Knights, che hanno presentato nel box ben 14 uomini.
Dopo un altro punto dei Knights, Catania ha timidamente provato a reagire, segnando 2 punti al quarto con un triplo di Medoro e un certo aiuto della difesa ospite.
Al cambio campo però un fuoricampo da 3 punti di Villalobos ha di molto abbassato le velleità di rimonta dei siciliani, che comunque hanno dato tutto per evitare che la gara finisse prima del limite.
Dopo l'uscita di Cozzolino (5 valide e 1 base in 4 riprese), i Warriors hanno comunque preso subito le misure a Rumenos (3 punti al quinto, con doppio di Rosario e singolo da 2 punti battuti a casa di Medoro) e Galeotti (battezzato da un homer da 2 punti di Rosario, concede altri 3 punti al sesto).
Al settimo per il Godo è salito in pedana Roberto Cabalisti. Assieme alla pioggia, che ha obbligato gli arbitri a dichiarare chiusa la partita a fine settimo, il veterano ha raffreddato l'attacco avversario, firmando oltretutto la vittoria. Essendo uscito il partente al quarto, il regolamento prevede infatti che il classificatore scelga il migliore dei rilievi.
IL TABELLINO
Il Cariparma ci prende gusto e infila la seconda vittoria ai danni della Danesi Nettuno (6-0). Al nove di Gerali sono sufficienti tre inning, il secondo, l'ottavo ed il nono, per avere ragione dei laziali incapaci di mettere punti a referto. Partita molta equilibrata, con gli emiliani che scappano solo nel finale, indirizzata da un passaggio a vuoto di Richetti al quale invece Corradini risponde con una prestazione con poche sbavature (7.1rl-6bv-3bb-3so), aiutato da una difesa ancora una volta molto sicura.
Qualche novità nei due schieramenti, con Parma che inserisce Michele Gerali all'esterno destro spostando in prima Camilo e in terza Munoz, mentre Nettuno risponde con Sanna per De Franceschi e Navarro e Parisi che si invertono di ruolo rispetto al pomeriggio.
La squadra ducale parte meglio e al secondo trova il vantaggio con l'ex Camilo a punto sul singolo di Yepez e raddoppia con lo stesso interbase quando Richetti, a basi cariche, colpisce De Simoni, il secondo consecutivo dopo Gasparri. La risposta della Danesi è tutta nella ripresa successiva nel doppio di Alexander che però non arriva a toccare il sacchetto di terza. I lanciatori salgono in cattedra e la partita fila via liscia senza sussulti fino all'ottavo quando Nettuno presenta sul monte Masin. E' ancora Camilo (che chiuderà a 4/5) a far male ai suoi compagni con un doppio, poi arrivano i quattro ball a Yepez a cui seguono la valida da due basi di Dallospedale (0-3) e la volata di sacrificio di Bertagnon che vale il quarto punto emiliano. Al cambio campo Corradini mostra segnali di stanchezza con i singoli consecutivi di Schiavetti e Connell, allora Gerali richiama il suo partente dopo 122 lanci e Orta lo ripaga togliendo le castagne dal fuoco. Il Cariparma non alza il piede dall'acceleratore, tocca di nuovo duro Masin con Sambucci che viene imitato da Munoz, questa volta sul neo entrato Pezzullo, il cui doppio vale altri due punti che mandano i titoli di coda.
IL TABELLINO
Riccardo Schiroli
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