“Poveri partigiani portati in processione – nei telegiornali, alla televisione – sopravvissuti un tempo alle fosse comuni – ma seppelliti in questo tempo dall’informazione. – Sfilano il 25 aprile, con le medaglie appese alle bandiere – accanto alle mogli dei sottosegretari appena uscite dal parrucchiere – dicono sottovoce: “viva la Costituzione – ma adesso è tardi mi chiude la posta… devo prendere la pensione…” – Poveri deportati che mostrano la matricola alle telecamere – tra una pubblicità e l’altra il tetro tatuaggio – “questo sterminio vi è gentilmente offerto da una bibita gassata e da un famoso formaggio” – Poveri nomi e cognomi dei caduti di tutte le guerre – che stanno sempre sulla bocca degli onorevoli politici – con tutti quei morti in bocca c'avranno -sicuramente un alito pesante – la loro lingua è un camposanto… dove resuscitano ogni tanto… — Poveri morti di Nassirya che forse ci credevano davvero – chi muore muore con onore… chi sopravvive vive nel dolore – povero Nicola Calipari che gli hanno pure intitolato un’isola pedonale – sarà contenta la moglie che ha sposato – una zona a traffico limitato? – Poveri parenti degli eroi -che almeno per un giorno – sono stati eroi anche loro, nei funerali in mondovisione – ma appena il giorno dopo, erano morti anche loro… – erano morti… che ricordavano altri morti. – Ma voi:
Ricordate i morti ma ricordateli vivi – Ricordate i morti ma ricordateli vivi. (Ascanio Celestini)”. BUON 25 APRILE. ORA E SEMPRE RESISTENZA!” Estrellita *.