«C’è chi vorrebbe l’invasione totale e definitiva degli spazi per l’insegnamento disponibili nelle scuole del Nord da parte di docenti esterni. La Lega non lo permetterà». Il senatore Mario Pittoni, capogruppo del Carroccio in commissione Istruzione del Senato, è in prima linea sulla questione dell’attribuzione di punteggi aggiuntivi per il servizio prestato nella propria regione dagli insegnanti presenti in graduatoria, che temono di essere scavalcati da chi, inserito recentemente in coda (per venirgli incontro) come riserva, ora vorrebbe sfruttare il punteggio elevatissimo (come acquisito è ancora da capire) di cui diversi candidati dispongono in alcune aree del Sud. Succede ora che il Consiglio di Stato ha accolto l’istanza (che davanti al Tar era stata invece vinta dalla Provincia di Trento) di un docente contrario alle graduatorie che salvaguardano gli insegnanti già presenti. Il Consiglio di Stato non ha comunque dichiarato illegittimo il bando, ma lo ha messo in discussione sollevando alcune perplessità su cui si dovrà pronunciare la Corte Costituzionale. «Attenzione però – avverte Pittoni -, il decreto salva precari, che dal 2011/2012 consentirebbe l’inclusione a pettine nelle altre tre province, si può modificare con un’altra legge. Ed è quello che chiederemo, se non ci venisse consentito di “caricare” adeguatamente di punti chi è già presente nelle graduatorie. Questo in nome dell’attenzione alla continuità didattica, basilare per la qualità dell’insegnamento (si pensi solo agli alunni disabili, che raramente possono contare sullo stesso insegnante per più anni), oltre che per evitare lo stravolgimento delle liste conseguente ai punteggi abnormi di chi proviene da certe zone. Tutti problemi, comunque – conclude il responsabile istruzione del Carroccio a Palazzo Madama -, che si risolveranno con il reclutamento regionale, per il quale abbiamo da tempo depositato in ambedue le Camere un disegno di legge che porta la firma di tutti i parlamentari del Carroccio».