Mediatrade: chiesto il rinvio a giudizio per Berlusconi accusato di frode fiscale e appropriazione indebita

Il presidente del Consiglio ha appena festeggiato l’approvazione del legittimo impedimento e già gli si presenta una nuova occasione di applicazione della norma congela processi per premier e ministri. Silvio Berlusconi è infatti destinatario di una richiesta di rinvio a giudizio da parte del pm milanese Fabio De Pasquale che l’ha inviata al procuratore aggiunto Bruti Liberati per la vicenda Mediatrade-Rti relativa a presunte irregolarità nella compravendita di diritti televisivi, i cui prezzi sarebbero stati “gonfiati” per creare fondi neri. Lo riportano oggi, in prima pagina, Il Corriere della Sera, La Repubblica e Il Sole 24 Ore.L'accusa – Bruti Liberati ha già dato seguito alla richiesta di rinvio a giudizio per la quale a Berlusconi viene contestata la frode fiscale fino al settembre 2009 e l’appropriazione indebita fino al 2006. Le carte sarebbero state pronte già da tempo ma la Procura avrebbe deciso di attendere la fine del periodo elettorale e la promulgazione della legge sul legittimo impedimento, nei confronti della quale con tutta probabilità da parte della Procura verrà eccepita incostituzionalità. I reati non sono ancora caduti in prescrizioneLegittimo impedimento – L'udienza preliminare in cui il gup Marina Zelante dovrà valutare l’eventualità del processo dovrebbe essere fissata prima dell'estate ma è assai probabile che la difesa del premier chieda l’applicazione della recente norma del legittimo impedimento che provocherebbe quindi un rinvio di diciotto mesi.Pier Silvio Berlusconi e Confalonieri fra gli indagati – Nell'inchiesta comparirebbero altri dodici indagati fra i quali anche il figlio di Berlusconi, Pier Silvio, e il presidente Mediaset Fedele Confalonieri. Anche per loro è stato chiesto il rinvio a giudizio.Il sistema per frodare il fisco – Al centro dell'indagine Mediatrade ci sono oltre 34 milioni di dollari contestati come appropriazione indebita aggravata, che riguardano fatti non coperti da prescrizione al presidente del Consiglio, al produttore cinematografico Farouk Agrama e ai manager Daniele Lorenzano, Roberto Pace e Gabriella Ballabio. I cinque avrebbero operato “all'interno di un sistema di frode utilizzato dalla fine degli anni '80, in forza del quale i diritti di trasmissione forniti dalla Paramount, in misura minore da altri produttori internazionali, invece che direttamente dai fornitori venivano acquistati da Mediaset a prezzi gonfiati per il tramite di società di comodo riconducibili a Farouk Agrama”. Quanto al reato di frode fiscale ipotizzato dai pm ammonta circa a 8 milioni di euro evasi dal 2005 al settembre del 2009.La difesa – Alle contestazioni dei Pm i legali di Mediaset obiettano che “i diritti cinematografici oggetto dell'inchiesta sono stati acquistati a prezzi di mercato” e che “tutti i bilanci e le dichiarazioni fiscali della società sono stati redatti nella più rigorosa osservanza dei criteri di trasparenza e delle norme di legge”.I legali di Berlusconi: il rinvio a giudizio non ci stupisce – “Non ci stupisce. Era un atto atteso da tempo”, questo si è limitato a dire il professor Piero Longo (che insieme al collega Niccolò Ghedini difende Silvio Berlusconi) riguardo alla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura di Milano. Longo ha ribadito che la richiesta di processo non è una “sorpresa”, in quanto il 22 gennaio scorso era stato notificato l'avviso di chiusura dell'indagine. In generale, secondo il codice, dopo l'avviso di conclusione dell'indagine gli indagati hanno tempo 20 giorni per farsi interrogare o depositare ai pm memorie o atti a loro discarico. Dopo di che viene inoltrata la richiesta di rinvio a giudizio oppure chiesta l'archiviazione. Nel primo caso, l'istanza verrà valutata dal gup, nel secondo caso invece la parola spetta al gip. L'intreccio di inchieste sul premier – L'inchiesta Mediatrade è uno stralcio di quella sulla compravendita dei diritti tv Mediaset. Altro stralcio era stata la vicenda della corruzione di Mills. Per questi due casi a Milano sono in corso i processi nei confronti del premier.http://notizie.tiscali.it/articoli/cronaca/10/04/09/mediatrade-rinvio-giudizio-berlusconi.html

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