A un anno dal terremoto che ha sconvolto un'intera comunità, causando 308 vittime all'Aquila e paesi limitrofi, sono numerose le iniziative promosse per non dimenticare la tragedia. Per domani, 6 aprile l'Amministrazione comunale del capoluogo ha proclamato il lutto cittadino. Previsti fin da oggi pomeriggio concerti, fiaccolate, incontri culturali.Oggi, dai paesi del circondario partiranno quattro staffette per raggiungere piazza Duomo dove, alle 21.30, comincerà un Consiglio comunale straordinario. Alle 22 partiranno fiaccolate da quattro quartieri, con convergenza alla Fontana Luminosa e prosecuzione per alcune strade della “zona rossa”, fino ad arrivare alle ore 3 del 6 aprile a piazza Duomo, dove alle 3.32 – l'ora della scossa disastrosa – ci sarà la lettura dei nomi di tutte le vittime, scandita da rintocchi di campana. Contemporaneamente saranno accese luci in tutto il centro storico.Prevista, ma non ancora confermata, la presenza del capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso. Alla stessa ora, in località Acquasanta, si concluderà una maratona di 12 ore di spettacoli promossa dal Teatro Zeta. Anche Pescara alle 3.32 ricorderà la tragedia di un anno fa: le campane di dieci chiese, ubicate in diverse zone del capoluogo adriatico, risuoneranno dieci volte. Alle 4, all'Aquila, messa solenne in suffragio delle vittime nella basilica di Collemaggio, concelebrata dall'Arcivescovo Metropolita, monsignor Giuseppe Molinari, e dal vescovo ausiliare, monsignor Giovanni D'Ercole. Alle 4.32, nella frazione di Onna – dove le vittime furono 40 -, alla presenza dell'ambasciatore tedesco in Italia, Michael Steiner, sarà posata la prima pietra del centro civico “Casa Onna”, all'ingresso del paese, sul terreno della casa comunale distrutta dal sisma. L'edificio, realizzato con tecnologie ecosostenibili e a basso impatto energetico, sarà completato entro il prossimo settembre.Le celebrazioni riprenderanno al mattino, con la posa di una corona di fiori in piazza 6 aprile, nella caserma di Coppito. Nel pomeriggio si tornerà nel centro storico: alle 15 le famiglie aquilane realizzeranno una “corona umana” per le vie agibili del centro e libereranno in aria dei palloncini. Contemporaneamente nella frazione di Onna, con inizio alle ore 15, convegno sulla ricostruzione, organizzato dall'associazione Onna Onlus con l'Ambasciata tedesca, presenti Bertolaso e autorità locali. Alle 17.30 all'Aquila la chiesa di Santa Maria del Suffragio, detta delle Anime Sante, ospiterà una celebrazione straordinaria del Consiglio regionale, con la partecipazione dell'arcivescovo Giuseppe Molinari. Molti gli eventi che si potranno seguire in diretta su Sky Tg24, Rainews 24 e Radiodue.Ma gli aquilani non saranno soli: oltre 19mila persone hanno aderito su Facebook all'iniziativa “Una candela per L'Aquila”, nata sul social network per chi non potrà essere la notte tra il 5 e il 6 aprile alla fiaccolata che partirà dal capoluogo abruzzese, dalla Fontana luminosa, ma vuole unirsi idealmente al ricordo. L'invito degli organizzatori infatti è rivolto a tutti gli italiani, perché si uniscano alla “Notte della memoria”, accendendo una candela, una luce dovunque siano, in ricordo delle vittime e per ringraziare tutti gli angeli del sisma.Le persone su Facebook hanno aderito all'invito: “Accendere una candela un lume, lasciare accesa una luce in una stanza nella propria casa la notte tra il 5 e il 6 aprile in ricordo del vittime del terremoto aquilano e come segno di ringraziamento a tutti coloro che si sono adoperati con grande slancio solidale per soccorrere e sostenere i bisogni dei terremotati in questo lungo anno di sofferenze”.
Bertolaso: “Riconosciuto un anno di lavoro” – “Non è stato un anno passato invano”, secondo il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, quello dal 6 aprile del 2009. “Quello realizzato all'Aquila – afferma – è molto importante, e il fatto che da tutto il mondo ci continuino a chiamare è un ulteriore esempio della considerazione e del giudizio che a livello internazionale è stato dato”. “Nessuno – sottolinea Bertolaso – è stato abbandonato e lasciato solo. Mi sembra che lo Stato, il Paese abbiano dato una grande risposta di solidarietà, di fermezza, di partecipazione, ma anche di compostezza. In questi 12 mesi è stato fatto molto: la riapertura dell'anno scolastico, l'università, la possibilità di dare una casa confortevole a decine di migliaia di persone, anziché metterle nei container senza sapere esattamente quali sarebbero stati il loro futuro e il loro destino. Quindi – aggiunge – mi pare che quello realizzato all'Aquila sia molto importante e il fatto che da tutto il mondo ci continuino a chiamare per chiederci di raccontare loro la nostra esperienza, credo che sia un ulteriore esempio della considerazione e del giudizio che a livello internazionale è stato dato”. La ricostruzione – sostiene Bertolaso – “deve ripartire. Abbiamo detto che deve essere competenza delle autorità locali; noi abbiamo disegnato la strada che deve essere seguita per quella ricostruzione che tutti vogliamo sia realizzata e che tutti speriamo di vedere attuare”.http://notizie.tiscali.it/articoli/cronaca/10/04/05/terremoto-aquila-un-anno-dopo-12345.html