La scuola parificata Diomede Carafa di Ariano Irpino (Av) si può configurare come un valido strumento di formazione, o piuttosto si tratta di un organismo non idoneo a ricevere finanziamenti pubblici? Se lo chiede l'on. Ganni Farina (Pd) in un'interrogazione presentata il 17 marzo al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. L'on. Farina visitando il sito dell'istituto paritario “Diomede Carafa”, nota come saltino agli occhi carenze culturali e didattiche evidenziate fin dal Piano dell'offerta formativa (P.O.F.), nonché altrettanto evidente carenza di professionalità dell'istituto. Esiguo il numero di studenti (quattordici), divisi per cinque classi e quattro indirizzi, così come altrettanto esiguo risulta il numero delle insegnanti, che non è chiaro se vengano remunerate o meno. Gli iscritti, oltretutto, corrispondono davvero al numero reale degli studenti frequentanti?
Si allega l'interrogazione.
ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06546
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 300 del 17/03/2010
Firmatari
Primo firmatario: FARINA GIANNI
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/03/2010
Destinatari
Ministero destinatario:
• MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-06546
presentata da
GIANNI FARINA
mercoledì 17 marzo 2010, seduta n.300
GIANNI FARINA. –
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
– Per sapere – premesso che:
sul sito dell'istituto paritario «Diomede Carafa» ) tecnico commerciale IGEA – liceo scientifico ITAS – dirigenti di comunità, con decreto N. 1/S del 20 dicembre 2006 – decreto N. 2/S2 – N. 1/S2 del 6 luglio 2009 – codice dell'Istituto: AVTD00500P Via Fontanuova – Ariano Irpino (Avellino), tel. e fax 0825 828790, e-mail: diomedecarafa@libero.it – corso OFIS «Operatore di magazzino merci», ha attirato l'attenzione dell'interrogante il «piano dell'offerta formativa» (P.O.F.) A.S. 2006/2007, dove, a pagina 6, terz'ultima riga, si legge: «Negli ultimi anni ha avuto incremento la coltivazione del tabacco e dell'olio»;
considerando che l'olio non si coltiva, ma si produce, incuriosito da tale strafalcione, l'interrogante ha letto il piano con maggior attenzione e sempre a pagina 6, con meraviglia, ha notato che «Il centro di Ariano Irpino sorge su tre colli sostenuti da robuste mura» e poi ancora, «Nell'ambito del territorio generale funzionano…» e inoltre: «nelle graduatorie dei comuni irpini riferita al numero degli abitanti (23.471)». E ancora: «con la tomba dei Diomede Carafa (vescovo di Ariano nel 1511)» invece che «dal 1511» ancora: «18 mila quintali di latte trasformati nelle aziende o ceduto ai caseifici locali». A pagina 7 un altro errore: «Nel periodo estivo la sua altitudine diventa un piccolo centro di soggiorno…», e si potrebbe continuare così per tutte le pagine rimanenti, riscontrando errori di battitura, di grammatica, di sintassi e di contenuto;
ciò denota ad avviso dell'interrogante in maniera palese una scarsa professionalità dell'istituto, nonché carenze culturali e didattiche;
sul sito vi è la foto degli studenti: se ne contano quattordici (14), tra i quali si nota il figlio della titolare, tale Cecilia Majello Sampietro; tra l'altro, all'interrogante appare censurabile la pubblicazione sul sito della foto degli studenti, tra i quali alcuni senz'altro minorenni;
sul sito vi è anche la foto di nove (9) giovani donne con la dicitura (puntando il cursore) «i docenti del diomede carafa»;
è risultato che una delle insegnanti è la titolare dell'istituto, la già citata Cecilia Majello Sampietro, e un'altra è una segretaria;
i corsi sono organizzati dalla prima alla quinta classe e pertanto si potrebbe desumere che ogni classe è frequentata in media da 2,8 studenti;
se i 2,8 studenti per classe fossero suddivisi tra gli indirizzi tecnico-commerciale, liceo scientifico, dirigenti di comunità e operatore di magazzino merci, se ne potrebbe dedurre altresì che in ogni classe potrebbero essere presenti in media 0,7 studenti;
in definitiva, risulterebbe che ogni dipendente della scuola debba essere a carico di 1,75 studenti, ma se l'insegnamento è differenziato a seconda dell'indirizzo e della classe frequentata da ogni studente, gli insegnanti presenti dovrebbero essere venti (20) e non si capisce come in sette (7) possano svolgere il loro compito;
a pagina 23 del piano dell'offerta formativa, l'istituto dichiara letteralmente che: «La priorità nel settore degli investimenti è determinata dai Consigli di Classe e d'Istituto che stabiliscono quali sono i settori da privilegiare». Il che dimostra, a giudizio dell'interrogante, un'ignoranza estrema delle competenze degli organi scolastici in quanto i consigli di classe non hanno nessun potere nel determinare gli investimenti ed è impossibile eleggere un consiglio di classe in cui a conti fatti, ogni classe dovrebbe essere frequentata da 0,7 studenti;
la titolare della scuola, nel paese di Ariano Irpino, viene comunemente chiamata la preside;
risulta strano che a pagina 26 del P.O.F., paragrafo 41 sia riportato: «il Dirigente Scolastico ha scelto come suo collaboratore la Prof.ssa Puzo Raffaella che sarà di supporto alla didattica a all'organizzazione della scuola, unitamente ai coordinatori delle classi, e i gruppi di lavoro.»; salta agli occhi come non venga citato nome e cognome del dirigente scolastico;
nel paese si vocifera che gli insegnanti non siano pagati, ma svolgano la loro opera soltanto per acquisire punteggi e che gli allievi paghino una retta di 1.500 euro per frequentare un anno scolastico -:
se il numero degli studenti iscritti, comunicato ufficialmente, sia superiore a quello degli studenti realmente frequentanti, nell'obiettivo di ricevere maggiori finanziamenti pubblici;
come sia possibile che l'istituto Diomede Carafa, con tale esigua presenza di studenti e insegnanti, e con un sito web visitando il quale, ad avviso dell'interrogante, si desume in maniera lampante il basso livello culturale e didattico, sia stato dichiarato paritario;
se l'istituto abbia un bilancio economico in attivo incassando dalle rette soltanto 21.000 euro all'anno e dovendo pagare l'affitto dei locali, l'energia elettrica, il riscaldamento, l'acqua, la tariffa per la raccolta dei rifiuti, il materiale didattico, nonché gli stipendi del personale dipendente;
se l'edificio che ospita la scuola sia a norma per quanto riguarda i certificati di igiene e prevenzione incendi previsti dal decreto legislativo n. 81 del 2008;
se la titolare sia laureata e se sì, in quale disciplina, e se abbia i requisiti per essere chiamata preside o dirigente scolastico, e se nell'istituto esista un dirigente scolastico con tutti i titoli previsti;
se intenda inviare in loco ispettori del Ministero ai fini dell'esercizio di tutti i poteri di competenza;
se intenda revocare il riconoscimento di istituto paritario al Diomede Carafa, che è frequentato soltanto da quattordici (14) studenti. (4-06546)