Ordine giornalisti. Dopo caso Feltri… ancora dubbi su necessita’ sua abrogazione per vivere in un Paese libero?

di Vincenzo Donvito

L'Ordine dei giornalisti della Lombardia ha sospeso per sei mesi Vittorio Feltri dall'esercizio della sua professione. Il motivo sarebbe ciò che il direttore de “Il Giornale” ha scritto sul “caso Boffo” e l'aver fatto firmare articoli a Renato Farina, radiato dal medesimo albo professionale.
A questo punto, c'e' ancora qualche dubbio che l'ordine dei giornalisti debba essere soppresso? Ovviamente e' una domanda che rivolgiamo non a chi e' d'accordo o meno su quanto scritto da Vittorio Feltri, o a chi crede che per scrivere bisogna essere abilitati da una corporazione degli stessi giornalisti.
La domanda la facciamo a tutti coloro che, partendo dalla necessita' di avere una stampa e una libera espressione per vivere in un Paese libero, credano che l'unico giudizio verso chi vuole e puo' scrivere possa e debba essere espresso da chi legge, chi acquista per leggere, cioe' da un mercato di libere idee ed espressioni.
Le lacrime che cominciano gia' a circolare da parte di coloro che si sono sentiti toccati per questa sospensione, e' possibile che non siano di coccodrillo solo se si trasformeranno in gesti concreti per la soppressione della corporazione dei giornalisti.

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