Mosca: due donne kamikaze provocano una strage nella metro, 37 morti e 20 feriti

Sono almeno 37 le persone morte nelle due esplosioni verificatasi questa mattina in due differenti stazioni della metropolitana di Mosca, Lubianka e Park Culturi, entrambe centralissime e frequentatissime. Una ventina i feriti. Si tratterebbe di un attentato terroristico suicida di matrice caucasica, lo ha detto Yuri Semin, procuratore di Mosca.In azione due donne kamikaze – L'agenzia Interfax, citando una fonte di polizia, riferisce pure che i kamikaze sarebbero due donne: “Parti del corpo ritrovato sul luogo ci consentono di dire che erano donne”, annuncia la fonte che trova conferma anche nelle prime ricostruzioni dei servizi segreti (Fsb). Gli inquirenti hanno già aperto un'inchiesta per attentato terroristico. L'ipotesi riporta in Russia l'incubo delle azioni terroriste affidate alle cosiddette “fidanzate di Allah”, giovani donne legate in qualche modo al separatismo ceceno usate, per lo più con minacce e violenze, per compiere attentati suicida.Ricercate due donne complici delle kamikaze – Le agenzia russe, citando come fonte gli investigatori, rivelano che potrebbe essere stato un commando tutto femminile. Non solo sono stati rinvenuti i resti delle due presunte kamikaze (di una è stata trovata la testa) ma ora sono ricercate altre due donne che le avrebbero accompagnate all'entrata della metro e che sono state riprese dalle telecamere esterne. Le loro foto sono state distribuite in modo capillare a tutte le forze di polizia.Attentato sulla linea vicina ai servizi segreti – Le due esplosioni sono avvenute lungo la linea rossa Sokolniceskaia, che taglia in diagonale la città da nord est a sud est passando sotto il cuore della capitale, a due passi dal Cremlino e dalla piazza Rossa. La metropolitana ha comunque continuato a funzionare nelle altre linee.Quattro kg di tritolo a Lubianka – Nell'attentato alla stazione della metro di Lubianka sono stati utilizzati almeno “4chili di tritolo”, lo ha detto il procuratore Semin che ha aggiunto: “E' una catastrofe”. Il primo ordigno è esploso all'altezza del secondo vagone, durante la fermata, alle 07.56 (le 05.56 in Italia), proprio alla stazione Lubianka, vicino all'omonima piazza, dove si trova la sede storica dei servizi di sicurezza, l'Fsb (l'ex Kgb). Secondo l'ultimo bilancio le vittime sono 23.Seconda esplosione – Il secondo ordigno è deflagrato 40 minuti dopo alla stazione Park Kulturi, vicino al leggendario Gorki Park: 14 morti. L'esplosione ha interessato la terza vettura del treno, che andava verso la periferia, in direzione contraria rispetto al primo. Per l'evacuazione dei feriti, in tutto 25 persone, di cui 20 ricoverate in quattro ospedali, sono stati usati anche elicotteri.L’ipotesi della terza bomba – Non viene confermato il ritrovamento di un ordigno in una terza stazione, ma le forze dell'ordine moscovite stanno setacciando stazioni ferroviarie, fermate della metropolitana e mezzi pubblici in genere, nel timore di una “seconda ondata” di attentati. Gli inquirenti hanno parlato da quasi subito dell’ipotesi di una terza bomba e di altri ordigni azionabili a distanza.Linea bloccata, panico tra passeggeri – La linea Sokolniceskaia è interrotta in entrambe le direzioni dalla stazione Sportinvanaia fino alla Komsomolskaia. Gli accessi alle stazioni sono bloccati e il traffico stradale nella zona è in tilt.Medvedev e Putin costantemente informati – Il presidente Dmitri Medvedev ed il premier Vladimir Putin seguono costantemente l'evoluzione della situazione dopo gli attentati a Mosca. Lo riferiscono le agenzie, precisando che i due leader sono stati subito informati dell'accaduto e dei soccorsi prestati alle vittime. A ragguagliare il leader del Cremlino è stato il procuratore generale Iuri Ciaika. Anche Putin, che si trova nella città siberiana di Krasnoiarsk per una riunione sull'ammodernamento della pubblica istruzione, riceve continui aggiornamenti della situazione, ha riferito il suo portavoce Dmitri Peskov.La Farnesina ha avviato i controlli – Allo stato attuale “dovremmo escludere” la presenza di italiani nella metropolitana di Mosca, ma “stiamo verificando per scongiurare che vi siano casi di doppia nazionalità. Al momento comunque non sembra”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini all'aeroporto di Ciampino prima di imbarcarsi per la riunione dei ministri degli Esteri del G8 in Canada. Il ministero delle situazioni di emergenza russo ha fatto sapere che al momento non risulta alcun cittadino Ue tra le vittime. Tutte le ambasciate, per scrupolo, stanno comunque verificando gli elenchi per individuare eventuali doppie cittadinanze.Rafforzate le misure sicurezza nel Paese – Sono state rafforzate, come è prassi, le misure di sicurezza in Russia dopo gli attentati alle metro di Mosca. Lo riferiscono le agenzie. In particolare la sorveglianza è stata aumentata non solo nella metropolitana ma anche nelle stazioni ferroviarie, negli aeroporti e nei principali luoghi pubblici. Per rafforzare il pattugliamento della polizia sono stati mobilitati oltre 700 militari del ministero dell'Interno, con l'ausilio di unità cinofile. Misure analoghe sono state prese a San Pietroburgo, in particolare nella metropolitana, e in altre regioni russe, soprattutto nella città dotate di linee di trasporto sotterraneo.
300 chilometri per 9 milioni di passeggeri al giorno – La metropolitana di Mosca, inaugurata nel maggio 1935, è una delle più belle, utilizzate e profonde del mondo: un sontuoso museo sotterraneo di marmi, statue, affreschi usato anche, in alcune parti, come bunker o per riunioni di governo durante la seconda guerra mondiale. Le sue 12 linee, che coprono una rete di quasi 300 km con 180 stazioni, trasportano ogni giorno 8-9 milioni di passeggeri, per un totale di circa tre miliardi di utenti l'anno. Il servizio funziona dalle 06.00 alle 01.00. Il prossimo maggio ricorrono i 75 anni della sua inaugurazione.Ultimi attentati risalgono al 2004 – Gli attentati hanno seminato il panico tra i passeggeri e nella popolazione, che ormai pensava di essersi lasciata alle spalle la lunga stagione degli attentati ceceni dei primi anni duemila. Era da sei anni, infatti, che non si verificavano attentati terroristici nella metro di Mosca: l'ultimo risale al 31 agosto 2004, alla vigilia della presa degli ostaggi di Beslan, quando una donna kamikaze si fece esplodere di pomeriggio, in un'ora di punta, all'esterno della stazione Riskaia, causando la morte di 10 passanti. Nel febbraio dello stesso anno, un altro kamikaze si fece esplodere al mattino, sempre nell'ora di punta, nel tratto tra Avtozavodskaia e Paveletskaia, causando la morte di 41 persone.

Tiscali.it

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