Stop a scuola araba di Pavia

Il responsabile provinciale dell'Italia dei Diritti: “Amministratori miopi, confidiamo nella società civile”

“Considerando la compagine che governa la nostra città, c'è ben poco da stupirsi di fronte a decisioni di questo tipo”. Interviene in questo modo Andrea Guazzi, responsabile per la provincia di Pavia dell'Italia dei Diritti sulla notizia della chiusura, da parte dell'amministrazione comunale, della locale scuola araba. Il corso, destinato ai figli degli immigrati residenti nella provincia lombarda, è stato attivo per tre anni presso l'istituto Angelini. Tutto ciò fino a pochi giorni fa, quando il Comune ha deciso di non rinnovare il progetto. Sfrattata dall'Angelini, la scuola di arabo ha trovato ospitalità presso la sede del circolo culturale “Rinnovare Pavia”, dove un'ala del seminterrato è stata attrezzata con piccoli banchi e una lavagna. “Pavia – conclude l'esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – è ancora una città a dimensione d'uomo e la nostra unica speranza, visto che non possiamo confidare in questi amministratori, è che continui a reperire nella società civile le risorse per riparare alla miopia delle scelte di governo”.

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