PIAZZA SAN GIOVANNI. MANIFESTAZIONE DI PIAZZA O PRECETTAZIONE GOVERNATIVA. DI TUTTO UN PO’….

di Arnaldo De Porti

“Giuro di eseguire gli ordini del duce e di servire con tutte le mie forze e, se necessario, con il mio sangue, la causa della rivoluzione fascista”.

Questa scritta appariva stampata a retro della mia tessera obbligatoria dell’ O.N.B, e cioè dell’ Opera Nazionale Balilla, ai tempi di Mussolini. Non sarà che il premier, essendo mio coetaneo, non abbia preso spunto da questa scritta fascista ?

Ho voluto ricordare questo motto perché l’adunanza coatta di Piazza San Giovanni dell’altro ieri, (che mi è sembrata infatti tutt’altro che una manifestazione spontanea), mi ha determinato un transfert verso l’era del duce. Infatti cosa c’era di diverso rispetto a quanto imponeva Mussolini durante la sua dittatura ? Non è stato forse un quadro pietoso quello rappresentato dai “giuratori” di Roma, tanto per usare un sostantivo degli accademici della crusca ?

“E’ stato per amore che io sono sceso in politica” – ha esordito il premier, rivolgendosi alla piazza; peccato che questa sua affermazione sia da anni sbugiardata dal mondo intero, persino dai suoi stretti collaboratori di allora, come Indro Montanelli, il quale, successivamente, senza peli sulla lingua, diceva e scriveva quasi ogni giorno sulla “VOCE” che questo nostro premier si è messo in politica per salvarsi da “seri guai giudiziari”. Mi chiedo come il premier trovi il coraggio di esordire con frasi della specie che, per un guru della comunicazione, come si è dimostrato finora, significa quanto meno partire col passo sbagliato…tanto da ipotizzare un effetto boomerang

Insomma, al di la dello standing di becero populismo che, a mio avviso, è emerso dall’ “adunanza” di Piazza San Giovanni, io penso che la presenza di molti fans precettati insieme col governo al completo, e dei pagati per la presenza, sia stato davvero un flop rispetto alle attese preannunciate.

Gli organizzatori dell’adunanza hanno parlato di un milione di convenuti, altri di centocinquantamila: a prescindere dalle cifre sempre discutibili in questi casi, non si potrà certo negare che si è trattato di un trasferimento di mezzi e di uomini da tutte le parti dell’Italia, così come faceva a suo tempo Mussolini quando faceva spostare gli aeroplani da un aeroporto all’altro per dar da intendere agli allocchi che l’Italia possedeva una flotta tanto potente da poter competere e vincere (come abbiamo visto !) sul nemico.

Ed infine, con tutto il rispetto per il leader della Lega, mi par di poter dire che il suo intervento di 20-30 secondi mentre parlava il premier, mi è parso un espediente necessario per dimostrare alla piazza ciò che non è: infatti entrambi hanno la necessità di far di necessità virtù per non scollarsi…

Anche i fischi non sono mancati durante l’adunanza, e sono stati molti e consistenti, tanto da poter aggiungere altri…tasselli al flop della manifestazione che non ha espresso nulla di nuovo rispetto a ciò che già sappiamo.

Una nota curiosa. Il premier ha anche detto, forse colto dalla disperazione: “Vinceremo anche il cancro”. Al momento pensavo che si riferisse, come di solito, in maniera acida verso l’opposizione, ma quando ho avuto conferma che il riferimento era davvero alla nefasta patologia, allora ho capito che il premier è già avviato al galoppo verso il viatico degli spogliatoi…

Dopo ovviamente la scesa in campo “per amore”… di cui in premessa.

Arnaldo De Porti

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