Per quello che riguarda l’abolizione del voto, cari signori, giuridicamente è impossibile abolirlo, secondo la Costituzione votare è un diritto per tutti gli italiani in loco o all’estero.
Ma siccome “quando si elimina l’impossile resta il probabile”, con i governanti che abbiamo ci si puo’ aspettare di tutto, sono capacissimi, di cambiare di nuovo “un articoletto” della Costituzione (questa è un’altra specificità italiana) togliendoci anche il sacrosanto diritto di votare. La prova ora è fatta, il voto “concessoci” degno di una Repubblica Bananiera, non li soddisfa.
Allora, lor signori, stanno elaborando, in vista delle elezioni a venire, il sistema per levarci di mezzo, tutte le scuse sono buone: non paghiamo le tasse, non partecipiamo alla vita politica, non conosciamo le leggi, ecc… ed anche qui la lista sarebbe lunga.
Il top è la la riflessione (poco riflessa) dell’Onorevole Gava: “Cancellare la circoscrizione Estero” e ne dà anche le sue sventate ragioni: “ …perchè gli eletti oltre confine, agiscono solo per gli italiani nel mondo” (sic). Con Onorevoli di questa stazza c’è proprio da dire, povera noi e povera Italia!
Intanto “questo grande democratico”, parla e non in conoscenza di causa, perchè ad oggi (ma forse ho perso qualche episodio) non so che abbiano fatto i nostri 18 paladini (senatori e deputati circoscrizione estero) per noi espatriati. Supponendo pero', abbiano fatto qualcosa per noi, sarebbe stato solo il loro dovere.
E una vergogna, l’Italia vero teatro dell’Arte, non salva più nemmeno le apparenze è un vero catasfascio di pupi e pupari. Questo Gava, con i suoi “spropositi” ci dà un esempio dell’acume di taluni eletti, l’incredibile è che nessuno di loro, giusto per onestà intellettuale, s’insorga, all'infuori di qualcuno dei “18 nostri eletti”, o di quelli che sperano esserlo, si toglierebbe loro la poltrona.
Doppia vergogna, gli italiani all’estero erano i soli cittadini espatriati a cui si era tolto il sacrosanto diritto di votare, e quando questo diritto ci è stato accordato, “gli addetti ai lavori” se la sono suonata e cantata da soli, cambiando appunto qualche “articoletto della Costituzione” e accordandoci, si il voto, ma un voto come se fossimo dei “coloni italiani”.
Questi signori hanno dimenticato che siamo usciti dal medio evo, oggi siamo nel duemila, e si dovrebbero almeno d’avere un po di creanza verso la nostra vecchia emigrazione partita all’estero, non certo con lo spirito degli Indiana Jones, ma perchè in Italia si moriva di fame, noi non chiediamo molto, chiediamo solo di darci un minimo di servizio che ci devono, invece di sperperare milioni di euro tenendo scranni e predelle obseleti solo ad uso e consumo chi li occupa,
Oggi si permettono di aggiungere anche la beffa all’inganno, sott’intendendo che i brogli sono stati fatti dagli italiani all’estero? Speriamo che questa volta i giudici vadano a fondo nelle loro inchieste, ma per ora sembra, che “i supposti implicati” nei vari brogli, non siano gli italiani residenti all’estero, ma bensi “i non residenti all’estero”.
Ed infine: fateci votare come tutti i cittadini espatriati degli altri Paesi, ovverosia come i nostri connazionali in loco. Se vi fosse sfuggito, vi segnalo che il presidente degli U.S.A Obama è stato eletto con i voti degli americani all’estero. Ed è di questo che hanno paura, perchè saremmo l’ago della bilancia incontrollabile.
D’Asdia Norma
P.S. E veramente deplorevole il disinteresse totale dei più importanti quotidiani italiani (Repubblica, Corriere, la Stampa,etc…) nei nostri riguardi, ma ancor più deplorevole è l'apatia di molte testate online, destinate agli italiani all’estero, le quali invece di “ricalcare” solo informazioni o dichiarazioni trite e ritrite net, dovrebbero dare anche a noi, la base, la possibilità d'esprimerci, mentre con noi usano sovente la condizione ad escludendum!
