Valentino Rossi il "Winning Italy award n°1"

Il Ministro degli Affari Esteri, Franco Frattini, ha consegnato ieri a Valentino Rossi il “Winning Italy award n°1” in quanto sportivo italiano in carriera che ha fatto suonare più di tutti (per centotre volte) l’inno d’Italia. La cerimonia, resa possibile anche grazie al contributo dell’ICE, è stata occasione per un riconoscimento ai molti (uomini, donne, imprese) che compongono il mosaico del MotoGP, per valorizzare insieme il “made in Italy” e il rinnovato ruolo della Farnesina, su impulso del Ministro Frattini, a sostegno degli interessi economici delle nostre aziende, dei nostri territori e del sistema Italia nel suo complesso: un ruolo fondamentale che si esplicita nell’esercizio della diplomazia economica, come parte sempre più rilevante della politica estera italiana e strumento per la promozione dell’immagine del Paese ed il sostegno alle imprese italiane all’estero.
Oltre a Frattini, hanno partecipato alla premiazione il Segretario Generale della Farnesina Giampiero Massolo, il Vice Presidente per l’Internazionalizzazione di Confindustria, Paolo Zegna, il Presidente dell’Ice Umberto Vattani), autorità, il corpo diplomatico accreditato a Roma, alcuni ex motociclisti italiani, i Presidenti e CEO delle maggiori aziende italiane esportatrici.
“Siamo profondamente orgogliosi di sentirci italiani” e “dobbiamo farlo per dare uno scatto di reni quando vediamo che l'immagine superficiale dell'Italia diventa uno stereotipo”, ha detto il Ministro durante la premiazione di Rossi. “Lui – ha aggiunto riferendosi al campione – è il simbolo di una vittoria che viene con intelligenza, allenamento e pazienza e porta l'immagine dell'Italia in giro per il mondo, un grande ambasciatore del made in Italy”.
“Se promuoviamo con i nostri ambasciatori il made in Italy nel mondo – ha sottolineato Frattini – non facciamo degli ambasciatori piazzisti ma promuoviamo l'eccellenza italiana. Dobbiamo sentirci orgogliosi quando portiamo la bandiera italiana nei teatri di crisi o in Africa”, o ancora quando raggiungiamo uno “straordinario risultato” come quando abbiamo salvato la vita di bambini a Gaza portandoli in Italia.
Oggi il MAE non si occupa soltanto di dossier di politica internazionale, ma punta anche a “produrre al meglio servizi per il sistema Paese”, ha spiegato il Segretario Generale Giampiero Massolo. Ad esempio, sono stati istituiti tavoli di coordinamento congiunto con il Ministero per lo Sviluppo Economico ed altre istituzioni come ABI e ICE, “per preparare al meglio le missioni di sistema all’estero”. E con la riforma del MAE “sarà creata una direzione generale con il compito di promuovere il sistema Italia, non solo a livello culturale ma anche di aziende. Proporsi come sistema Paese è l’unico modo per essere competitivi sulla scena internazionale”, secondo Massolo, ed il MAE può fungere dal collettore, perché gestisce una rete all’estero fatta di oltre 300 tra ambasciate, consolati e istituti di cultura e unità tecniche.
Il made in Italy, in ogni caso, gode già di “uno stato di salute eccellente”. Lo ha assicurato il Presidente dell’ICE, Umberto Vattani, sottolineando che ormai è un “concetto pervasivo e dinamico, che non attrae solo l’Europa e gli Stati Uniti, ma anche l’Asia e l’America latina”. Dai settori più tradizionali come l’agroalimentare e la moda, passando sempre di più per l’alta tecnologia.
L’evento si inserisce all’interno delle iniziative di “Winning Italy”, un’operazione di promozione dell’immagine dell’Italia che il Ministro degli Esteri ha da tempo avviato per far meglio conoscere l’eccellenza nazionale nei vari settori, dall’economia alla ricerca, dalla cultura allo sport. Il “Winning Italy Award” rappresenta, dunque, la prestigiosa onorificenza assegnata a coloro che rappresentano l’Eccellenza Italiana nel mondo che è “sinonimo di patrimonio storico, imprese memorabili, stile, creatività e design. Lo sport – ai massimi livelli dell'agonismo – ha contribuito ad affermare quest’eccellenza, regalando emozioni e diffondendo l’orgoglio di essere Italiani”.

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