Politica Inchiesta di Trani: Berlusconi con Minzolini e Innocenzi. Volevano bloccare SantoroSilvio Berlusconi, il membro dell'Agcom Giancarlo Innocenzi, che preannuncia querele, e il direttore del Tg1 Augusto Minzolini sarebbero indagati per concussione dalla procura di Trani, l'inchiesta è nelle mani del sostituto procuratore Michele Ruggiero. Le indagini sono state condotte dalla Guardia di Finanza. Secondo il Messaggero inoltre il “direttore del Tg1, Augusto Minzolini, e il commissario Agcom Giancarlo Innocenzi Botti furono già sentiti il 17 dicembre 2009 come persone informate dei fatti durante le indagini del pm di Trani Michele Ruggiero sulle carte di credito”.No comment della Procura – Nessuna risposta il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Trani, Carlo Maria Capristo, ha fornito ai giornalisti che, mentre lasciava la procura, gli chiedevano se Berlusconi è indagato nell'ambito dell'indagine condotta dal pm Michele Ruggiero. “Non dico niente”, ha ripetuto più volte, si è infilato in ascensore e ha lasciato il palazzo. Negli uffici della procura sono rimasti – chiusi ciascuno nella propria stanza – il pm inquirente, Michele Ruggiero, e qualche altro pm. Uno di questi, insieme col personale di segreteria, ha invitato i giornalisti a lasciare il corridoio della procura sottolineando che nessuno avrebbe risposto ad alcuna loro domanda.I legali di Berlusconi: non ci risulta – Niccolò Ghedini e Piero Longo negano che il premier risulti iscritto nel registro degli indagati. “Premesso che se lo avesse fatto davvero – commenta Longo – sarebbe stato encomiabile visto che 'Annozero' è di una noia insopportabile, ma quale sarebbe poi il reato contestato?”. “E' chiaro che la qualificazione giuridica del fatto appartiene al magistrato – aggiunge Longo – ma non mi viene in mente quale potrebbe essere…”. Tornando ad “Annozero”, Longo sottolinea: “Quel programma è davvero noioso, proprio come quelle telenovelas in cui sembra che succedano grandi cose e in realtà non accade mai nulla. Eccezion fatta per Dallas e Dynasty dove invece succedeva di tutto ad ogni puntata…”.Voleva bloccare Santoro – Che il presidente del Consiglio non amasse Michele Santoro e il suo programma Annozero, era noto a tutti. Ma che Berlusconi avesse fatto pressioni sul direttore del Tg1, Augusto Minzolini, e sul direttore generale della Rai, Mauro Masi, per fare chiudere il programma e che il tutto sia stato registrato da intercettazioni telefoniche disposte dalla procura di Trani, è una notizia-bomba. Lo scoop è del Fatto quotidiano che titola in prima pagina: “Così Berlusconi ordinò: chiudete Annozero”.Premier intercettato – Stando all’articolo di Antonio Massari, la Guardia di Finanza di Bari ha intercettato il premier mentre chiede al commissario dell'Agcom Giancarlo Innocenzi, sanzioni contro Santoro. Nel mirino del presidente del Consiglio in particolare le puntate sul caso Mills e il pentito Spatuzza. Ma sarebbero stati sgraditi al Cavaliere anche il programma Ballarò, di Giovanni Floris, e Parla con me condotto da Serena Dandini.Le telefonate a Minzolini – Coinvolti nell’inchiesta anche il direttore del Tg1 Augusto Minzolini che, al telefono con il capo del governo, annunciava speciali da mandare in onda sui giudici politicizzati. Berlusconi, Minzolini e il commissario dell'Agcom Innocenzi sono stati intercettati per settimane mentre discutevano i destini delle trasmissioni della tv pubblica e, stando a ciò che afferma Il Fatto, risulterebbero ora indagati.L’inchiesta – L’indagine di Trani che coinvolge il premier sarebbe condotta dal pm Michele Ruggiero. Il tutto sarebbe partito da una banale inchiesta iniziata oltre un anno fa su alcune carte di credito della marchiate American Express, delle “revolving card” che praticano tassi usurai sui debiti. Ruggiero indaga e da una traccia all’altra, insieme alla polizia giudiziaria, scopre che qualcuno – probabilmente millantando – è certo di poter circoscrivere lo scandalo: qualcuno che avrebbe le conoscenze giuste, all'interno dell'Agcom, che è Garante anche per i consumatori. Qualcuno vanta – sempre millantando – di avere le chiavi giuste persino per il Tg1 – e per il suo direttore Minzolini – che stava per mandare in onda dei servizi giornalistici sull'argomento.Le pressioni sull'Agcom – Da questo momento in poi le telefonate sotto controllo s'intrecciano, l'inchiesta comincia a riguardare altri tipi di influenza sulla Rai e la Guardia di Finanza scopre la rete di rapporti che gravano sull'Agcom. Dalle intercettazione emerge così il peso di Berlusconi che si tiene ciclicamente in contatto con il direttore del Tg1 e che fa pressioni sull'Agcom. Berlusconi vuole che Annozero e altri “pollai” televisivi siano chiusi e lo chiede esplicitamente a Innocenzi, che dovrebbe garantire lo Stato in tema di comunicazione e invece asseconda il premier cercando di trovare un modo per sanzionare Santoro e la sua redazione tramite degli esposti.”Neanche nello Zimbabwe pressioni così” – Berlusconi si lamenta anche della presenza del direttore di Repubblica, Ezio Mauro, e del suo fondatore Scalfari a Parla con me, di Serena Dandini. Con Innocenzi si arriva a telefonate quotidiane, col premier che alza il tiro fino al punto di dire che l'intera Agcom, se non riesce a fermare Santoro, dovrebbe dimettersi. Si arriva a un livello tale che il dg della Rai Mauro Masi, raccolte le lamentele di Innocenzi, è costretto ad ammettere che certe pressioni non si ascoltano neanche nello Zimbabwe. Comunque Masi obbedisce come può e non risparmia diffide minacciando la sospensione di Santoro e della sua trasmissione.La magistratura valuta – Tutte queste telefonate, stando sempre alle rivelazioni del Fatto, sono confluite in un fascicolo autonomo rispetto a quello di partenza, e dovranno essere valutate sotto il profilo giudiziario per l’emersione di eventuali reati.Di Pietro: cacciare dalla Rai Minzolini e Innocenzi – Alle rivelazioni del Fatto, per il momento, la sola reazione che si registra è quella di Antonio Di Pietro: “Abbiamo presentato un'interrogazione urgente rivolta al premier per chiedergli con quale diritto si è arrogato il potere di condizionare un organi di controllo come l'Agicom chiedendo la chiusura di 'Annozero'. Il responsabile dell'Agicom Innocenzi deve dimettersi ed essere cacciato a calci nel sedere, così come il direttore del Tg1 Minzolini”. Così il leader dell’Idv commenta, in una conferenza stampa, le intercettazioni pubblicate.Il Messaggero: Minzolini e Innocenzi furono già sentiti – Secondo il Messaggero il “direttore del Tg1, Augusto Minzolini, e il commissario Agcom Giancarlo Innocenzi Botti furono già sentiti il 17 dicembre 2009 come persone informate dei fatti durante le indagini del pm di Trani Michele Ruggiero sulle carte di credito. Il pm e il tenente colonnello della guardia di finanza Salvatore Paglino ascoltarono quel giorno testi dalle 10 alle 19. Oltre a Minzolini e Innocenzi furono interrogati nella stessa veste anche il direttore per le relazioni istituzionali di Mediaset e presidente della l'Associazione nazionale per lo sviluppo della tv digitale terrestre, Andrea Ambrogetti, e l'ex direttore Raiuno Fabrizio Del Noce. Qualcuno per una ventina di minuti, qualcun altro più di un'ora. Gli interrogatori non vennero secretati ma alle persone ascoltate fu imposto di non rivelare il motivo dell'interrogatorio e il contenuto delle audizioni”.