Il vicepresidente dell'Italia dei Diritti: “Ne approfitti per chiedere scusa agli elettori per i pasticci del suo partito”
Roma, 10 marzo 2010 – “Fà bene!”, è l'ironico commento di Roberto Soldà, vicepresidente dell'Italia dei Diritti circa la decisione del premier Silvio Berlusconi di convocare il piazza il suo elettorato in risposta alla doppia bocciatura, sia dal Tar del Lazio, sia dall'Ufficio elettorale, del decreto «Salva liste». “Appoggerò la decisione del presidente del Consiglio se di fronte alla claque osannante che si troverà chiederà scusa per la disarmante inefficienza del suo partito nel rispettare le regole della forma democratica, – precisa l'esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – e per il caos che sta causando da dieci giorni a questa parte. Il netto rifiuto del Cavaliere di rispettare anche la più blanda norma che possa infastidire la sua personalità, e di conseguenza il culto per la stessa, non cessa neanche se si presenta il rischio di sprofondare nel ridicolo. La conseguenza più dannosa, però, – conclude Soldà – è lo spostamento del dibattito pubblico dai temi pertinenti di una normale campagna elettorale, verso la solita propaganda che vede lui come vittima e avversario di mulini a vento, gravemente colpevoli di non voler sottostare ai suoi interessi privati”.