Vorrei spezzare una lancia a favore del “baluardo” del voto postale all’estero! Onorevole Tremaglia Lei non ha niente da farsi perdonare, testa alta!
Non e’ mia consuetudine esprimermi apologeticamente nei confronti della 459/2001, detta anche Legge Tremaglia e sin dal 2005, da me contrariata. Detto questo credo che il caso Di Girolamo apre un nuovo scenario politico/amministrativo, una legge che da “truffaldina”, passa a vera “truffa” ai danni di oltre 4 milioni di cittadini italiani nel mondo. Io solitamente anno dire pane al pane, vino al vino, una delle normative basilare della legge prevede, l’iscrizione all’Aire, ma badate bene (ed insisto) che durante le elezioni 2006/2008 questa voce mancava nelle liste elettorali. Il cittadino italiano all’estero, da mazziato, anche cornuto. Qualcuno in parlamento dovrebbe come minimo rivolgere un’interrogazione alle rispettive Giunte dell’elezione di Camera e Senato al riguardo, probabilmente scopriremmo che di casi come quello di Di Girolamo; ne spunterebbero molti di piu’. Stamattina ho “scavato” nel mio vasto archivio storico del voto all’estero, un comunicato dell’allora ninistro degli italiani nel mondo che proverebbe, la sua estraneita’ in quella che possiamo definire “il futuro fallimento della legge sul voto all’estero” e dei 18 parlamentari. Leggete per credere…
Ultimo comunicato stampa del “ Ministro “ Tremaglia 28/04/2006
“ Neo eletti, le prime proposte di Tremaglia per i parlamentari italiani all’estero “
Il Ministro per gli Italiani nel Mondo Mirko Tremaglia, durante la pausa delle votazioni per l’elezione del Presidente della Camera, ha voluto reiterare l’appello ai neo eletti parlamentari all’estero – dopo lo storico voto che ha determinato l’ingresso nel Parlamento italiano di 6 senatori e 12 deputati di italiani residenti all’estero – “perché possano condividere le seguenti proposte” che lo stesso Ministro intende formalmente avanzare insieme con loro:
1-la costituzione di un gruppo parlamentare speciale degli italiani all’estero;
2-la formazione di una Commissione bicamerale dove si possano trattare i problemi e le ..iniziative da promuovere all’estero di natura culturale, economica e di politica estera;
3-il lavoro parlamentare a sessioni, dando così la possibilità a senatori e deputati di rimanere a Roma 15 giorni e ritornare nel proprio collegio gli altri 15 giorni;
4-il mantenimento del Ministero per gli Italiani nel Mondo nella sua organizzazione e nei suoi compiti istituzionali
ONOREVOLE TREMAGIA LEI NON HA NIENTE DA FARSI PERDONARE, TESTA ALTA’.
Carmine Gonnella, residente all’estero dal 1980