Autopsia per Fragalà 

L'esame sul corpo dell'avvocato ucciso a bastonate sarà eseguito nel Dipartimento di Medicina legale del Policlinico di Palermo, dove ieri è stata traslata la salma. Nel pomeriggio la camera ardente allestita al Palazzo di Giustizia. Lunedì i funerali e un'assemblea in memoria del penalista

PALERMO – Verrà effettuata questa mattina l'autopsia sul cadavere del penalista Enzo Fragalà, massacrato a bastonate martedì scorso e morto, dopo 3 giorni di coma, ieri pomeriggio nel'Ospedale Civico di Palermo. Il magistrato che indaga sulla feroce aggressione, il pm Nino Di Matteo, ha appena conferito l'incarico per l'esecuzione dell'esame autoptico al prof. Paolo Procaccianti, direttore dell'istituto di medicina legale del Policlinico. Terminata l'autopsia la procura disporrà la restituzione della salma ai familiari dell'avvocato per consentire l'allestimento della camera ardente. La camera ardente, allestita nell'atrio del palazzo di giustizia di Palermo, aprirà alle 15.Sarà possibile rendere omaggio alla salma del penalista fino a lunedì mattina, quando il corpo verrà portato in cattedrale per i funerali che verranno celebrati dall'arcivescovo Romeo.

Appresa la notizia della morte del legale decine di amici, colleghi e rappresentanti delle istituzioni si sono recate, ieri, all'ospedale. Un “pellegrinaggio” durato tutta la notte.

L'avvocato Enzo Fragalà, massacrato a bastonate martedì, è morto, dopo essere rimasto tre giorni in coma. Noto penalista palermitano, consigliere comunale ed ex deputato del Pdl, è stato aggredito da un uomo col volto coperto da un casco integrale mentre usciva dallo studio, a due passi dal palazzo di giustizia di Palermo.

Al brutale agguato – l'assassino ha usato una mazza di legno – hanno assistito tre testimoni. Solo l'intervento di uno di loro ha messo in fuga il killer che si è accanito sulla vittima con una ferocia inaudita. Immediatamente portato all'ospedale Civico in fin di vita, il penalista è stato operato due volte, ma i medici hanno da subito definito disperate le sue condizioni.

Sul caso indagano i carabinieri del reparto operativo coordinati dai pm Nino Di Matteo e Carlo Lenzi e dall'aggiunto Maurizio Scalia. Il fascicolo, a carico di ignoti, originariamente iscritto per tentativo di omicidio, ipotizza l'omicidio volontario. Finora gli inquirenti hanno seguito la pista professionale puntando su quattro o cinque recenti casi trattati dal legale.

Fragalà era molto noto a Palermo sia per la sua attività professionale, sia per il suo impegno politico. Da sempre vicino alla destra, esponente di primo piano del Msi fino all'inizio degli anni '90, è stato parlamentare di An dal 2001 al 2006, nella XII, XIII e XIV legislatura. È stato componente della Commissione Giustizia, della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti, del Comitato parlamentare per i procedimenti d'accusa e della Commissione parlamentare d'inchiesta sul dossier Mitrokhin.

Alle amministrative del maggio del 2007 è risultato primo dei non eletti nelle liste di An al consiglio comunale di Palermo, subentrando il 3 settembre ad Alessandro Aricò nominato assessore. Da penalista è stato protagonista di numerosi e importanti processi, anche di mafia, che si sono svolti a Palermo. Fragalà, che era anche docente della Facoltà di Scienze Politiche a Palermo, era sposato e aveva due figli. Il professionista abitava con la sua famiglia in una delle più belle ville in stile liberty della località balneare di Mondello.

Cambiano Rosario

(fonte s.W.)

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