L'Italia merita una nuova politica che valorizzi la libertà dell'individuo e l'eguaglianza tra gli individui.
La situazione politica nel nostro Paese è grave ed è ben nota a tutti.
Ad oggi, partiamo da una società decadente ed abbruttita dopo lunghi anni di imbarbarimento sociale e culturale. Il decadimento etico, morale, sociale ed economico che abbiamo e stiamo tuttora attraversando rende sia la condizione dell'individuo che della collettività difficile e precaria.
Nuovi contenitori politici e nuove presunte classi dirigenti si sono susseguite negli anni, tutte tendenzialmente più rozze, corrotte e sempre più pervase da derive ed ambizioni totalitarie rispetto alle precedenti.
E' arrivato il momento di prendere in mano il nostro futuro e far nascere una politica dal basso che non è mai nata. Il nostro obiettivo deve essere quello di costruire aggregando uomini e donne liberi, valorizzando le loro idee e le loro proposte per un nuovo modello di società che renda gli individui partecipi e responsabili: solidali, liberi ed eguali.
Il movimento politico nazionale Eguaglianza e Libertà nasce per rendere tutto ciò realtà, continuamente ricercando un punto di incontro tra le libertà ed i diritti inalienabili dei singoli individui e l'eguaglianza doverosa tra essi. Ed è proprio per l'incessante ricerca di una tale sintesi che Eguaglianza e Libertà nasce il 2 febbraio 2010 in ricordo della data del decreto legislativo luogotenenziale n.23 (1945) che riconosceva il diritto di voto alle donne. Riconosceva, quindi, il diritto al suffragio universale il quale è un'applicazione sia del principio di libertà come diritto a partecipare al potere politico, sia del principio d'eguaglianza in quanto eguale accesso ai diritti politici.
Come cita il primo paragrafo dell'Articolo I del nostro Statuto:
“Eguaglianza e Libertà è un movimento politico costituito da cittadini che si riconoscono in una visione laica, ecologista, libertaria, riformatrice ed antifascista. L'azione politica di Eguaglianza e Libertà si richiama ai valori del liberalsocialismo, unendo ed insieme rinnovando il meglio del pensiero liberale e socialista.”
E' tempo di ripartire da queste parole. E' tempo che tutti coloro che credono in una Italia riformatrice ed antifascista, ecologista e libertaria, veramente laica, comincino ad impegnarsi con noi nella realizzazione di questo sogno, pezzo dopo pezzo, passo dopo passo, affrontando le cause di quelle problematiche sociali, economiche e culturali che costringono il nostro Paese in un immobilismo imbarazzante.
Il motto “eguaglianza e libertà” sarà la nostra guida.
La ricostruzione del tessuto sociale ed economico del nostro Paese dovrà necessariamente ripartire da questi due concetti iniziando sia dalla fondazione di nuove regole della politica e dell'economia, credibili e valide per tutti, che da una forte vigilanza per la difesa ed una tenace lotta per il rafforzamento di quei diritti, civili e politici, nati a partire dal secondo dopoguerra ed estrinsecati tanto nella costituzione repubblicana che nelle successive lotte dei movimenti.
Il cambiamento che noi proponiamo deve essere sia a livello di giustizia sociale sia a livello culturale, etico e morale. Quindi, non c’è gioco corretto senza regole chiare e condivise, valide per tutti. Le normative che indirizzano l'efficacia e la coerenza della giustizia in Italia vanno riviste nel loro insieme con l’obiettivo di rendere i cittadini realmente eguali tra di loro e, allo stesso tempo, rendere possibile il graduale, ma necessario, ampliamento delle garanzie dei cittadini. Eguali di fronte ai doveri e ai diritti, diversi e liberi nell'espressione di sé nel mondo.
Riteniamo, inoltre, che sia vitale ridefinire le regole economiche che modellano il tessuto socio-economico del nostro Paese, dopo decenni di inciuci e rapporti incestuosi tra politica e mondo economico avendo come obiettivi il progressivo miglioramento della qualità della vita dei cittadini e la valorizzazione della dignità della persona umana. E' nostro obiettivo primario svuotare gradualmente l'economia reale dall'influenza preminente del capitale finanziario, bancario ed industriale reindirizzandola verso un percorso a misura d'uomo. L'uomo e la qualità della vita sono il punto da cui partire ed al tempo stesso il termometro in base al quale valutare ed indirizzare l'economia.
Abbiamo bisogno di una scuola che formi il senso critico delle nuove generazioni, che insegni i valori costituzionali, non quelli religiosi, e che rompa lo spiccato individualismo dei singoli costruendo basi comuni su cui costruire una nazione vera. Abbiamo bisogno di nuove generazioni rispettose della cosa pubblica, che intendano sia il ruolo di cittadini che di amministratori come un onore, non come la possibilità di mungere una docile mucca dall'eterno latte. Il nostro compito è lavorare affinché la scuola diventi luogo strategico per una nuova coesione nazionale che abbia carattere, ripetiamo, etico e morale.
Siamo certi, infine, che la laicità sia libertà nel rispetto delle libertà altrui. La laicità è onnipresente. Se vogliamo, è universale. Essere laici significa vivere sapendo si essere innatamente liberi in una società di liberi. Rendere una società gradualmente sempre più laica significa rimuovere gradualmente placche di autoritarismo, di sfruttamento, di discriminazione e pregiudizio, nell'economia, nella giustizia, nel lavoro, nella società, che ne sviliscono la normale vita democratica. Essere laici vuol dire riconoscere l'eguaglianza di tutti ed il diritto all'autodeterminazione degli individui.
Queste le direttrici dell'azione politica di Eguaglianza e Libertà; questi i pilastri fondanti di una nuova politica economica, sociale e culturale nel nostro Paese.
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Manuel Santoro
Direttivo di Eguaglianza e Libertà