Non vorrei qui riaprire il binomio tra il super latitante privileggiato e legalizzato Bottino Craxi, che per primo megl’anni otanta parlo’ di presidenzialismo e il quasi politico che da un ventennio e’ agli arresti parlamentari Silvio Berlusconi o chi di loro e’ stato od e’piu’ unto ed utile per il paese, non servirebbe a niente, oramai per il sottoscritto e’ storia. L’Italia ha una propria Carta Costituzionale e un futuro presidenzialismo deve essere a questa adeguato, non si puo’ importarlo da altri stati e Costituzioni, oppure basarlo su di una sola persona, in ogni democrazia dovrebbero essere i parlamenti rappresentativi a legiferare e non il consiglio dei ministri abusando di decreti e voti di fiducia, inoltre va ricordato ancora una volta che nel 2006 con un referendum confermativo il popolo boccio’ il “quesito” di devolvere ulteriori poteri speciali al Premier senza contrappesi e riordini istituzionali, dimostrando maturita’ e responsabilita’ civica. Oggi con i processi brevi, il ripristino dell’immunita’, il legittimo impedimento e un annunciato presidenzialismo all’italiana a colpi di maggioranza, assistiano ad un capovolgimento del voler popolare del 2006, non e’ la prima volta che la sovranita’ popolare in Italia non è presa in nessuna condiserazione n’elengo solo alcuni, negl’anni settanta il popolo boccio’ il nuclerare, oggi è ripristinato, negli anni novanta il popolo scelse il maggioritario, oggi abbiamo la pocellum e con questo sistema elettorale non ci potra’ mai essere un presidenzialismo o premierato costituzionale e parlamentare, il popolo italiano ahime’ e’ costretto a subire ancora una volta, senza che possa avere voce in capitolo. Questo fa dell’Italia un paese dove per mezzo secolo niente si e’ formato e tutto andava riformato, e lo si e’ fatto sempre come abbiamo potuto constatare con
Delle leggine cerotto. Uno Stato istituzionalmente in conflitto con se stesso, tra federalismo e centrismo, ossia parlamentini regionali e parlamento centrale, tra politica e giustizia, tra organi di garanzia iatituzionale e maggioranza di governo. Duante il 2010 le leggini cerotto continueranno ad essere emanate al cospetto delle grandi riforme di cui il paese da oltre sessant’aqnni abbisogma.