Solo sei su ventisette sono i Paesi dell'Unione Europea che costringono i propri cittadini residenti all'estero a tornare a casa per votare alle elezioni politiche: Cipro, Grecia, Irlanda, Malta, Slovacchia e Italia. In compenso già esiste uno Stato dove si può votare col proprio computer in assoluta sicurezza ed affidabilità, comodamente seduti in poltrona da un qualunque posto del mondo: l'Estonia. E’ arrivato, in sostanza, il momento di introdurre definitivamente anche in Italia il voto elettronico ormai ampiamente collaudato e utilizzato in Paesi come l’Estonia o il Brasile.
L’introduzione del voto elettronico rappresenta un fatto di democrazia, consentendo l’esercizio del voto anche a chi momentaneamente si trova all’estero (mentre oggi solo alcune particolari categorie lo possono fare: militari in missione all’estero, dipendenti di enti pubblici, ecc.), oltre a permettere agli italiani che risiedono fuori dai confini nazionali di votare, se lo desiderano, in alternativa ai candidati della Circoscrizione estero i candidati presentati nelle Circoscrizioni in Italia.
Attualmente il diritto di voto per gli italiani all’estero, è regolato dalla legge 27 dicembre 2001, n. 459 “Norme per l’esercizio di voto dei cittadini italiani residenti all’estero”. Tale legge istituisce la Circoscrizione estero. Con la legge n. 459 si consente agli italiani residenti all’estero di votare per corrispondenza cartacea postale solo nella Circoscrizione estero, mentre per votare in Circoscrizioni di appartenenza in Italia lascia in vigore il principio della presenza fisica dell’elettore nel seggio. Deve, cioè, recarsi di persona in Italia per esercitare il suo diritto.
Con il voto telematico gli italiani residenti all’estero potranno votare o per l’elezione dei propri rappresentanti nell’ambito della Circoscrizione estero o, in alternativa, per i candidati delle Circoscrizioni in Italia, senza l’obbligo di recarsi di persona nel seggio elettorale italiano se intendono votare per le politiche, per le europee o per i referendum.
L’introduzione del voto elettronico non solo consentirebbe allo Stato italiano un enorme risparmio in termini di spesa e di personale nell’elefantiaco e complesso iter di costituzione dei seggi elettorali accordando agli elettori la possibilità di votare comodamente da casa propria, ma soprattutto permetterebbe agli italiani che risiedono o che per una ragione qualsiasi si trovano all’estero di esercitare il diritto di voto in Italia senza dover accollarsi esose spese di viaggio. In questo modo, oltre che rispondere alle esigenze di innovazione che il paese richiede, bloccare i reiterati brogli che i seggi e le schede classiche hanno sempre consentito, si potrà fare conto su risultati definitivi di conteggio in tempo reale eliminando anche l’assoluta inaffidabilità degli exit pool oggetto di errori colossali.
In considerazione che gli aventi diritto al voto appartenenti alle comunità italiane fuori confine è pari a circa quattro milioni di elettori, appare necessario oltre che utile equiparare il pieno diritto di voto di questi agli italiani residenti in Italia
Artico1:
Viene esteso a tutti gli italiani ovunque risiedano, sia in Italia sia all’estero, il diritto di votare alle elezioni politiche in Italia, alle Europee e ai Referendum per via telematica.
Entro un anno dall’approvazione della presente legge dovranno essere approntati tutti i sistemi tecnologici necessari per il ricorso al voto elettronico, sull’esempio di quanto già avviene in diversi altri Paesi. Nella prima fase il voto dovrà riguardare le elezioni politiche, le elezioni europee e i referendum.
Per i residenti in Italia, il voto elettronico dovrà essere esteso, in tempi brevissimi, a tutti gli appuntamenti elettorali nazionali, regionali, provinciali, referendari ed europei.
Gli italiani residenti all’estero potranno optare o per l’elezione dei propri rappresentanti nell’ambito della Circoscrizione estero o, in alternativa, per i candidati residenti in Italia per via elettronica, senza l’obbligo di recarsi di persona nel seggio elettorale italiano se intendono votare per i candidati delle Circoscrizioni in Italia.
Con questa legge viene estesa a tutti gli italiani la piena parificazione dell’elettorato passivo e attivo consentendo, tra l’altro, agli italiani residenti all’estero di essere inseriti nelle liste dei candidati che si presentano nelle Circoscrizioni in Italia.