Con la sua II Finanziaria, Il Governo Berlusconi IV intende continuare ad essere efficace stimolo di crescita economica e sociale del Paese mantenendo una strategia politica di rigore in termini di utilizzo ottimale delle risorse economiche e finanziarie al fine di procedere con successo, garantendo la stabilità dei conti pubblici, nellÂ’oramai avvitata riforma del sistema-Italia.
Molte delle norme introdotte dalla Finanziaria 2010 fanno riferimento a disposizioni approvate nel corso della presente Legislatura, concernenti la competitività, le agevolazioni, lo sviluppo delle imprese ed il sostegno a quelle in crisi, la ricostruzione del tessuto economico di territori colpiti da calamità naturali, il disagio abitativo, le infrastrutture, il sistema creditizio, il contrasto alla criminalità, lÂ’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e delle strutture pubbliche.
Come si potrà comprendere dalla lettura del provvedimento il Governo interviene sostanzialmente su due macroaree:
• Sociale: con disposizioni a favore dei pensionati, dei lavoratori, dell’occupazione, delle fasce deboli della popolazione, dei giovani, della sicurezza dei territori e dei centri urbani, del sistema sanitario per garantire una migliore assistenza;
• Sviluppo: sistematizzando e facendo convergere le risorse economiche disponibili in Fondi già istituiti con legge ed il Ministero dellÂ’Economia e delle Finanze, al fine di avere unÂ’unica “banca centrale” finalizzata ad allocare coscientemente risorse ovunque sia necessario ed opportuno, scelta di indirizzo che permette di evitare una loro possibile dispersione e frammentazione e di garantire una puntuale verifica e controllo della situazione in essere; modernizzando ed ottimizzando le Pubbliche Amministrazioni, le loro strutture, ed il personale in forza, anche attraverso un ridimensionamento degli Enti Locali e dei trasferimenti Statali; garantendo la legalità e sottraendo beni illecitamente accumulati e renderli risorse economiche aggiuntive per il Paese; migliorando, potenziando, costruendo un sistema stabile viario e ferroviario, essenziale per una crescita armonica ed omogenea del Paese.
Il Governo intende favorire la crescita del Paese senza aumentare la pressione fiscale, nella consapevolezza che è possibile evitarla non togliendo arbitrariamente risorse ma razionalizzando il loro utilizzo, sopprimendo il superfluo, le duplicazioni, procedendo con verifiche e controlli che evitino abusi e frodi, sollecitando il risanamento delle situazioni in crisi con piani/programmi di rientro, e producendo iniziative volte a fare cassa, come nel caso di utilizzo dei beni confiscati alla mafia, o il rientro di beni patrimoniali detenuti fuori Italia.
Il Governo sollecita inoltre le imprese a sentirsi parte di questo necessario processo di riforma e di rinnovamento del Paese e di investire nel capitale umano Italiano, ad inserirsi con maggiore incisività nei mercati internazionali senza delocalizzarsi ma puntando ad essere leader di prodotti di qualità – industriali, agricoli – in quanto il marchio made in Italy è premiante. Con le imprese il Governo è anche pronto, per garantire la sicurezza sociale, a non far venire meno gli interventi di cassa integrazione.