Non si fidi Cavaliere

Don Gelmini ha detto al suo Cavaliere: “Io ti voglio bene e vorrei dirti ti amo. Qualcuno ti ha definito il diavolo, ma di solito si riconoscono diavoli coloro che diavoli sono”. Ingenuo o diabolico? Non conosce il diavolo, oppure lo conosce troppo bene? Il diavolo, infatti, é furbo, furbissimo, e si presenta sempre sotto mentite spoglie. Si camuffa, si maschera, e la maggior parte della gente lo riconosce sempre troppo tardi, quando già ha fatto i suoi danni. Non si fidi, caro Cavaliere, di chi parla con tanta ingenuità (o con malizia?) e superficialità del diavolo, perché significa che con altrettanta superficialità parla d'amore. Se don Gelmini dà una scorsa alla storia, si renderà conto che il diavolo è tanto scaltro da essersi travestito alle volte persino da papa, ed alle volte anche da semplice prete. Del resto non ci aveva avvertiti il Signore? “Sorgeranno infatti falsi messia e falsi profeti” (cf Mt 24, 23). Non si fidi, Cavaliere, di chi parla con tanta facilità d'amore. Non si fidi neppure di se stesso, giacché anche lei da un po' di tempo in qua stranamente ha preso a parlare d'amore.

Attilo Doni

Genova

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