Buon Natale Abruzzo il futuro ci appartiene

di Carlo Costantini

Per l’Abruzzo questo e’ un Natale diverso dagli altri.
E’ diverso perche’ dopo il 6 aprile siamo cambiati.
E’ diverso perche’ e’ aumentata in noi la paura del futuro.
Abbiamo perduto, insieme ad una Citta’, uno dei nostri piu’ grandi tesori, anche se la tragedia che ci ha colpito ci ha consentito di scoprire il senso ed il valore della appartenenza ad un popolo che per la prima volta nella storia recente della nostra Regione ha avuto la possibilita’ di stringersi, senza distinzioni, intorno alla sua Citta’ Capoluogo.
La scelta di dimettermi da Deputato e di restare in Abruzzo mi ha regalato l’esperienza piu’ importante della mia vita, mi ha dato la possibilita’ di esserci, di condividere sul territorio il dolore, le paure e le speranze di una intera Regione, di scoprire che le grandi difficolta’ aiutano a far emergere la parte migliore che abbiamo dentro, ma che i problemi di tutti i giorni ci costringono a tenere ai margini della nostra esistenza.
Ora e’ essenziale che questo nuovo spirito duri nel tempo, che continui ad accompagnarci nella vita di tutti i giorni e che questa drammatica esperienza possa trasformare in ognuno di noi la paura del futuro nella consapevolezza che il futuro ci appartiene.
Ogni giorno, nel rapporto con il territorio e con l’ambiente che ci circonda, cosi’ come nell’utilizzo delle risorse pubbliche, bruciamo un pezzo di futuro: lo sappiamo tutti ma abbiamo paura di parlarne apertamente, forse perche’ proviamo vergogna ad ammettere che ci interessa il giudizio di oggi, molto piu’ del giudizio che daranno di noi i nostri figli ed i nostri nipoti, quando guarderanno quello che abbiamo ricevuto e quello che gli abbiamo lasciato.
E’ vero, il sistema dell’informazione e le logiche del consenso sociale, prima ancora che politico, puniscono inesorabilmente chiunque scelga di superare una visione solo “tattica” del presente e provi, invece, a vivere il presente in funzione del futuro.
Ma questa realta’ non e’ affatto insuperabile e restera’ tale solo fino a quando continueremo a pensare che altri possano decidere per noi, magari seduti in poltrona con un telecomando in mano a guardare “Porta a Porta”.
Il futuro e’ nella partecipazione diretta ed attiva dei cittadini, attraverso la rete e nelle piazze e prima ancora nelle scuole, nei luoghi di lavoro, in famiglia.
Il futuro e’ in un partito che metta proprio il futuro al centro della propria azione politica, un partito fatto da cittadini informati, consapevoli, protagonisti e determinati ad opporsi ai partiti delle lobbies economiche, degli inciuci, delle speculazioni finanziarie, dei monopoli dell’informazione, delle centrali nucleari, degli inceneritori, della privatizzazione dell’acqua.

Il mio augurio e’ che con il Natale ed il nuovo anno, in Abruzzo e dall’Abruzzo, possa finalmente crescere in tutti la consapevolezza che il futuro ci appartiene, come le nostre vite e quelle dei nostri figli.

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