In questi giorni e’ stato il caos mediatico sul caso di Perugia. Da anni mi occupo di italiani detenuti all'estero, e penso di essermi fatta un’idea su alcune procedure, sono coinvolta nello scandaloso caso Parlanti che molto mi ha insegnato.
Ignoro nei dettagli giuridici il caso “Knox”, ma e' agli atti che Amanda Knox sia colpevole di tentato omicidio nei confronti di Patrick Lumumba. Accusare falsamente un uomo di colore di omicidio e violenza, e farlo sbattere in galera, ne avrebbe provocato la morte.. E’ evidente e alla vista di tutti che nel caso ci sono ritrattazioni da parte della Knox e prove oggettive che potrebbero andare al di la dei semplici indizi. Pensate che i RIS di Parma avrebbero inquinato prove per una condanna di un cittadino USA? Non lo si puo’ minimamente pensare. Dei giudici hanno preso una decisione che motiveranno. Gli USA chiedono giustizia perche’ ignorano la verita’, e c’e’ chi ha beneficio in questa loro ignoranza. E sin qua’ non sono stata molto diversa dalle giurie popolari usate nel sistema americano, senza conoscenze approfondite ho condannato Amanda anche dell’omicidio di Meredith, ma non sono stata nemmeno diversa da chi con troppa faciloneria urla alla sua innocenza. Riferendosi al caso di Perugia, I media Americani, hanno parlato di giuria popolare contestandola, non sanno che, in Italia la giuria e' composta da Giudici, che hanno conoscenze legali e che devono motivare una loro sentenza. Negli USA, il giudice non deve motivare una sentenza, tanto e' vero che nel caso Parlanti il giudice si e' contraddetto sulla motivazione, mentre ammette che l'accusatrice del Parlanti si e' smentita ed e' stata incredibile poi dice che pensa che l'accusatrice avesse detto la verita', gli atti sono pubblicati sul sito . accessibili a chiunque.
Chi scrive ergendosi a giudice nei confronti del sistema giuridico italiano non sa che in un processo italiano esistono tre gradi di giudizio ma nemmeno se ne informa. Negli USA, esiste solo un grado, e non sempre sono possibili gli appelli che non tutti se li possono permettere, anzi direi quasi nessuno. Non voglio condannare quanto detto o fatto per il caso di Perugia e in difesa della Knox, ma a questo punto condanno per quanto da parte degli Stati Uniti e dall’Italia non sia gridato per lo scandaloso caso Parlanti ad esempio, in cui sono dettagliate prove di evidenze false permesse dal PM americano e Giudice, occultamento di dettagli e documenti importanti che oggi sono sul sito internet.
Tutti parlano del terzo natale in prigione della povera Amanda, in una prigione, che a detta della stessa giornalista che ha intervistato Amanda per la CBS e’ pulito e dignitoso, dimentichiamo e non evidenziamo, anche a nostra difesa, che nella piu’ civile California in uno dei carceri piu’ sovraffollati dove nei dormitori scavati a lucoli, insieme a 399 persone e’ ospite un nostro connazionale provatamente innocente, Carlo Parlanti che ogni giorno deve difendersi per sopravvivere. In questo caso, le prove non sono state esaminate e non sono state fatte indagini, la stessa polizia nell’udienza pubblicata sul sito ha dichiarato di non aver sequestrato nulla sulla scena del crimine perche’ non vi erano evidenze di crimine.
L’accusa di Carlo Parlanti sembra scomoda: violenza sessuale, solo che di quella violenza sessuale non vi sono prove, non vi e’ una vittima, l’unica che si e’ proposta a vittima, si scopre che ha accusato anni prima nello stesso modo l’ex marito, che nell’arco di 3 mesi e’ stata visitata da medici che hanno riscontrato evidenze contrastanti al suo racconto, ma che gli hanno prescritto costosissimi psicofarmaci.
L’accusa nel caso di Perugia e’ omicidio e violenza sessuale, ma a causa dell’omicidio si dimentica la violenza sessuale, e traspare molto piu’ grave un’accusa di violenza sessuale senza prove, anzi con prove che un crimine non sia mai stato commesso che un’accusa di un omicidio in cui vi e’ una giovane ragazza realmente morta e probabilmente stuprata.
Nel caso di Perugia esiste un cadavere, prove di DNA e testimonianze confuse e contraddittorie da parte dell’imputata, nel caso Parlanti le testimonianze contraddittorie sono da parte dell’accusante. Un PM nel corso di tutta l’arringa continua a far presente: “Ora, l'85% dei violenti è maschile, e la ragione sta nel bisogno che essi hanno di controllare, di esercitare potere sui propri compagni. L'imputato, chiaramente, immagina se stesso come un Romeo (Don Giovanni). Ama uscire e conoscere donne. Ama parlare con le donne. Ama il modo in cui le donne lo fanno sentire” e in diverse occasioni fa presente alla giuria che l’imputato e’ un italiano e quindi violento. Vi prego di leggere gli atti e di giudicare voi stessi. Come voglio ricordare che da statistiche che trovate facilmente on-line in USA vi sono 24 mila omicidi in un anno, in Italia 600, quindi in USA 8 omicidi su centomila persone all’anno, mentre in Italia 1 su centomila, mentre per gli USA, per il PM che ha condannato Carlo Parlanti, saremo noi italiani violenti.
Ho letto in diversi siti che, probabilmente grazie ai Media, l’opinione pubblica Statunitense, e’ convinta che mentre Amanda e’ stata condannata perche’ americana, Raffaele Sollecito perche’ povero e non puo’ permettersi un buon avvocato, forse e’ bene far loro sapere che Raffaele e’ difeso da Giulia Bongiorno che non e’ certo l’avvocato dei poveri. Queste cose purtroppo accadono perche’ sono le realta’ a loro piu’ vicine, ma per concludere, ora i toni si sono smorzati ma una cosa non cambia, il silenzio intorno ad un caso certamente scandaloso, il caso Parlanti, come altri casi di nostri connazionali, penso che alla fine forse anche noi Italiani dovremo farci un esame di coscienza, discutiamo sul caso di Perugia ma nonostante le prove inconfutabili che un nostro concittadino e’ in un carcere USA da innocente non vogliamo discuterne e il caso Parlanti si copre di silenzio senza avere nemmeno l’opportunita’ di essere difeso e garantito da un onesto avvocato disposto a cercare la verita’ con ogni mezzo.
Con preghiera di divulgazione
Katia Anedda