di Mario De Luca
I disabili nel nostro paese sono 3 milioni di persone, un fenomeno che interessa il 15% delle famiglie italiane. Eppure la politica e in particolare l’attuale governo sembrano non accorgersene.
È in atto una vera e propria opera di rimozione culturale prim’ancora che politica. Per queste ragioni, per dar nuovamente voce, a un pezzo consistente d’Italia che oggi si sente giustamente abbandonata, nel nostro partito è stata istituita e mi è stata affidata un’area che si occupi di superamento dell’handicap.
Presentata lo scorso 3 dicembre in un convegno cui hanno partecipato rappresentanti della società civile, della cooperazione e del mondo dell’handicap, è stata l’occasione per fare il punto della situazione e per delineare le priorità di intervento.
Che il momento non sia dei più facili lo dimostra il taglio degli insegnanti di sostegno, il non rispetto della legge 68/99 sul collocamento mirato obbligatorio, l’atteggiamento discriminatorio dei dipendenti che usufruiscono della legge 104/92, la grande difficoltà in cui versano le cooperative sociali e la decurtazione di circa il 70% operata dal governo Berlusconi al fondo per le politiche sociali.
Tutte cose su cui mi impegnerò, così come mi impegnerò affinché l’Italia istituisca la commissione sui diritti umani, così come previsto dalla convenzione ONU sulla disabilità: oggi il nostro paese è tra quelli sviluppati l’unico a non averla ancora approvata.
Così come ci impegneremo per difendere e non mortificare il mondo della cooperazione sociale e il lavoro importantissimo di tutti gli operatori del settore che oggi vivono un momento particolarmente difficile. Ma soprattutto vogliamo lavorare di concerto coi disabili per pensare delle proposte che vadano a incidere direttamente e in maniera positiva sulla loro vita. Lo faremo ascoltando, capendo, mettendo in campo risposte per far sì che i diritti riconosciuti dalla legge siano un qualcosa di sostanziale e non un qualcosa che vive sulla carta ed essere sempre più quella forza politica che sta dalla parte dei cittadini.