Rino Giuliani presidente CNE: quale è la posizione del P.D. sulla “Bozza Tofani “ di modifica di comites e CGIE?

Il presidente della CNE Rino Giuliani invitato il 17 dicembre 2009 presso la “Sala del mappamondo” della Camera dei deputati alla presentazione del Rapporto d’attività dei deputati del PD eletti all’estero, al termine della illustrazione che ne è stata fatta, è intervenuto nel successivo breve dibattito ponendo due domande: la prima per chiedere di conoscere la posizione ufficiale del PD, maggiore partito della opposizione presente in Parlamento, sulla cosiddetta bozza Tofani, testo unificato di modifica del CGIE e dei Comites realizzato da un comitato ad hoc, che ha operato a partire da una proposta di legge di un senatore PD nei fatti struttura portante della sopraccitata bozza che si propone di azzerare la presenza ed il ruolo delle associazioni nel CGIE e nei Comites. La richiesta è stata motivata anche alla luce delle ricorrenti prese di distanza dei deputati PD dell’estero che hanno anche presentato proposte di taglio del tutto diverso. Rino Giuliani ha chiesto anche di sapere quali iniziative abbia assunto e intenda assumere il presidente del gruppo senatoriale del PD in merito al procedimento di approvazione di un testo che con una fretta inversamente proporzionale alla gerarchia delle urgenze e priorità da affrontare in parlamento. si voleva limitare, escludendo confronti veri e estesi, alla esclusiva sede della commissione deliberante.
La seconda domanda per conoscere quali iniziative fossero state assunte dal PD per togliere dallo stallo la proposta di legge di Narducci ed altri mirata a riconoscere alle associazioni degli italiani all’estero la natura di associazioni di promozione sociale. La CNE ma anche moltissime associazioni regionali e locali- ha aggiunto Giuliani- sollecitano una discussione rapida in commissione riconoscendosi nel testo Narducci che risale ormai alla precedente legislatura.
Il presidente della CNE presente insieme ai colleghi dell’Ufficio di presidenza Bosio, Prencipe e Volpini ha dovuto prendere atto della assenza di una risposta non potendosi considerare tale l’affermazione non veritiera di chi si è incaricato di rispondere dichiarando che il testo Tofani sarebbe un provvedimento governativo o della maggioranza governativa, emendabile in commissione. Non pervenuta poi la informazione sulla esistenza o meno di una posizione del PD sui contenuti delle singole proposte e sul testo unificato in Senato e su quelle , diverse, presentate alla Camera.
La CNE esprime dissenso e preoccupazione sul testo Tofani ed invita i parlamentari delle forze politiche di maggioranza e di opposizione – quelli dell’estero in specie – perché le distinte utili modifiche di Comites e CGIE avvengano con un confronto vero- rispettoso dei diversi ruoli- fra quanti vi siano interessati. La sostanza dei provvedimenti rispetto ai quali, come è noto, pareri e dispareri non trovano come spartiacque quello fra lo schieramento di maggioranza e di minoranza in parlamento, dovrebbe favorire l’emersione, che si auspica, di una sostanziale pausa di riflessione.

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